Pd, Elena Rosignoli si schiera con Bonaccini. "Dopo il congresso remare tutti dalla stessa parte"

La consigliera regionale smentisce le voci di un suo passaggio ad Azione: "Cambi di casacca non mi appartengono"

Di Redazione | 5 Gennaio 2023 alle 17:30

Bonaccini, Schlein, Cuperlo e De Micheli sono i candidati ufficiali, per adesso, alla segreteria del Partito Democratico che a febbraio aprirà il congresso e sceglierà il nuovo leader che sostituirà Enrico Letta. Se da una parte la “nomenklatura” dei DEM sostiene principalmente Elly Schlein, con Franceschini, Orlando e Letta in testa, insieme però anche alle correnti più progressiste e giovanili, dall’altra a favore di Stefano Bonaccini si schierano principalmente sindaci e amministratori locali, che riconoscono la capacità di saper governare del Presidente della Regione Emilia Romagna. Tra questi c’è anche Elena Rosignoli, consigliera regionale di Torrita di Siena, che ha sostenuto convintamente la mozione, ribadendo che il congresso non è il momento della conta, ma piuttosto un’occasione per ripartire e fare sintesi.

“Non ho avuto dubbi fin da subito sulla scelta di Bonaccini, perchè credo che le sue idee rispecchino in questo momento quello di cui ha bisogno il partito e la politica, una politica più concreta. Questo nonostante le candidature siano di un profilo altissimo e risorse intellettuali che mi auguro non vadano perse dopo il congresso comunque vada (come a volte accade nel Pd). Mi auguro che ci sia l’intelligenza politica di raccogliere tutte le proposte e remare tutti nella stessa direzione, dopo il congresso”.

Proprio la consigliera regionale qualche mese fa era stata al centro di indiscrezioni che la vedevano vicina alla separazione dai DEM per riposizionarsi più al centro con Azione. Voci smentite dalla stessa Rosignoli che ribadisce di voler restare nel PD anche se dovesse vincere Elly Schlein o un altro candidato alla segreteria diverso da Bonaccini.

“Cambi di casacca non mi appartengono. Mi era stato attribuito un possibile passaggio ad Azione, ma era pura fantasia. Forse un tentativo di creare un po’ di scompiglio, anche nella maggioranza regionale”.



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