“Sorprende che una professionista di valore, una donna di capacità, sottovaluti che chi entra in un qualsiasi contesto si prende sempre a carico il pregresso. Un ‘punto e a capo’ non esiste se non si parte da quella che è la situazione in cui si trova il Pd nel giudizio della città cioè che è stato il partito che ha distrutto la città. Se non si parte da questo, se si fa finta di nulla, o se qualcuno dice ‘io non c’ero, non ne voglio sapere niente’, vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia”. Parola di
Franco Ceccuzzi, ex deputato Pd ed ex sindaco di Siena, in risposta alla neosegretaria comunale dem Rossana Salluce che, commentando l’assoluzione dello stesso Ceccuzzi nel processo sul fallimento del pastificio Amato, aveva detto “Da un punto di vista umano e personale siamo contenti perché comunque una vicenda giudiziaria così lunga mette alla prova chiunque. I tempi della giustizia metterebbero alla prova qualsiasi cittadino. Il mandato del partito oggi però è quello di guardare al futuro”.
L’ex sindaco di Siena, ospite alla trasmissione Il Punto in onda questa sera alle 19.30 e alle 21 sul canale 91 o in streaming su www.radiosienatv.it , ha poi svelato: “Abbiamo chiesto un incontro alla segretaria ma questo incontro c’è stato negato”.
Ceccuzzi ha poi ripercorso gli ultimi 12 anni, da quel febbraio 2013 quando, in corsa per un nuovo mandato da sindaco, gli fu recapitato l’avviso di garanzia che lo portò ad un passo indietro, fino ai giorni scorsi e all’assoluzione. Dodici anni di un rapporto “complesso” con il partito di cui ha sempre fatto parte e di cui è stato, precedentemente, uno dei principali fautori decisionali. Anche nelle scelte che hanno investito banca e Fondazione Mps.
“In questi anni c’è stata una campagna diffamatoria nei miei confronti anche all’interno del partito a cui sono iscritto” ha rivelato Ceccuzzi a Il Punto. Tanti i temi trattati durante la trasmissione di approfondimento: dalle vicende giudiziarie alla commistione tra politica e Mps, dai giorni nostri al recente passato del Pd, da quello che fu battezzato “papello Ceccuzzi -Verdini” al rapporto con David Rossi proprio alla vigilia del triste anniversario della morte dell’ex capo comunicazione di banca Mps. Tanti i personaggi del panorama politico di allora e di oggi a cui Ceccuzzi non ha risparmiato accuse e colpi di fioretto.