Piccini: "Comune fuori da progetti Sprar? Populismo per coprire mancanza di idee"

Di Redazione | 26 Dicembre 2018 alle 14:29

Piccini: "Comune fuori da progetti Sprar? Populismo per coprire mancanza di idee"

“False battaglie sull’accoglienza, termini forti contro l’accattonaggio e demagogia sistematica”

A commentare l’uscita del Comune dai progetti Sprar (LEGGI QUI:https://www.radiosienatv.it/migranti-il-comune-di-siena-esce-dai-progetti-sprar/ ) è Pierluigi Piccini, Consigliere  comunale di minoranza con Per Siena: “La maggioranza del Comune – si legge in una nota – ha votato contro lo Sprar, mettendo insieme insieme il sistema di gestione dei richiedenti asilo con il fenomeno dell’immigrazione. Ovvero, il giorno e la notte. Ma chi vuole fare demagogia, ha tutto l’interesse di mescolare le cose, sia a livello nazionale che a quello locale. Del resto, un centro raccolta profughi a Siena non esiste. Gli unici casi di richiedenti asilo, diciannove in tutto di cui quattordici minori, riguardano la provincia. Tant’è vero che lo Sprar è stato voluto e deliberato dalla Società della salute (peraltro, partecipata dallo stesso Comune). In ogni caso, questo sistema di accoglienza andrà ad esaurimento, sostituito dal Siproimi. Il tutto è dovuto al Decreto sicurezza che, eliminando l’accoglienza umanitaria, è passato all’asilo per la protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. Insomma, la discussione in Consiglio comunale è stata su un tema inutile, già superato da scelte normative. In realtà, il cuore della discussione non era per Sprar o il Siproimi ma, viceversa, sul bando già assegnato dalla Regione per la gestione dell’accoglienza. Abbiamo discusso, di fatto, su una cosa che non era all’ordine del giorno ma senza entrare nel merito. E così, piuttosto che parlare di costi e di controlli, e delle vere questioni, si è rimasti su un piano ideologico, intenzionalmente, per nascondere le vere questioni. Una presa in giro. Ma non è finita qui. Dal Comandante della Polizia municipale abbiamo appreso che partirà un blitz contro chi chiede l’elemosina. Bene! Ma è il caso di adoperare termini come “ripulire la nostra città” rispolverando temi e vocaboli da pulizia etnica? Queste operazioni, come il controllo sugli ambulanti abusivi, si fanno con discrezione e senza sbandierare i muscoli. Allora perché tutto questo populismo da quattro soldi? Altro argomento interessante potrebbe essere l’organizzazione del Natale, ma lo faremo a festività finite. In ogni caso, la demagogia viene applicata (Palio straordinario, parcheggi gratis, passando per i richiedenti asilo e gli accattoni) in maniera sistematica. Evidentemente, creare eventi, fomentare o assecondare le paure serve a coprire la mancanza di idee. L’attuale compagine amministrativa deve comprare tempo perché, con molta probabilità passerà senza aver inciso sulle questioni strategiche, sui nodi centrali del rilancio di Siena. Non potendo esprimere capacità e contenuti, per tutta risposta offre dosi massicce di populismo demagogico, in modo da passare la “nuttata”.



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