Presunto abuso di gruppo a Siena, a luglio la decisione delle difese sui riti alternativi

La difesa di uno dei giovani discuterà l'udienza preliminare, quelle di Portanova e dello zio valuteranno se chiedere un abbreviato dopo aver esaminato la nuova documentazione presentata dalla parte civile. No del giudice ad implementazione probatoria

Di Redazione | 21 Giugno 2022 alle 18:01

E’ ripresa oggi nel primo pomeriggio al tribunale di Siena l’udienza preliminare sul caso del presunto abuso di gruppo a danno di una studentessa universitaria di 21 anni, che sarebbe avvenuto a Siena nel maggio 2021, e che vede coinvolti tre giovani, il calciatore del Genoa Manolo Portanova, lo zio Alessio Langella e l’amico Alessandro Cappiello.

L’udienza – erano presenti due accusati su tre, tra cui Portanova – si è aggiornata dinanzi al gup Ilaria Cornetti, con la discussione di alcuni aspetti tecnici. Il giudice ha detto no ad un’implementazione probatoria, che si riferiva alla richiesta, avanzata dalle difese degli accusati, di un confronto – attraverso incidente probatorio – tra la parte offesa e il quarto giovane finito sotto indagine, minore al tempo dei fatti e sulla cui posizione è competente il tribunale dei minori di Firenze. Nell’appuntamento di oggi era attesa la definizione delle strategie processuali dei difensori, ma solo la difesa di Cappiello ha deciso di discutere l’udienza preliminare senza chiedere riti alternativi.

La scelta dei legali di Portanova e Langella sarà manifestata invece il 5 luglio, uno slittamento dovuto al fatto che le parti civili hanno depositato nella tarda mattinata di oggi una nuova documentazione che dovrà essere valutata attentamente. All’esame degli elementi si deciderà se chiedere l’abbreviato o andare avanti per l’ordinario, e sarà infine il gup, nell’udienza già fissata a settembre, ad accordare tale richiesta.

C.C



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