Pugni, calci, mani al collo e umiliazioni: 39enne perseguita per anni la ex, il calvario raccontato in aula

Tra lacrime e dolore, una donna del senese ha raccontato in Tribunale anni di inferno vissuti tra pugni, schiaffi, insulti e umiliazioni personali. Anche dopo la separazione è andata avanti la persecuzione, ed ha rischiato di farne le spese pure il gatto

Di Claudio Coli | 18 Ottobre 2023 alle 9:00

Pugni, calci, mani al collo e umiliazioni: 39enne perseguita per anni la ex, il calvario raccontato in aula

Calci, botte, mani strette al collo che toglievano il respiro, parole denigratorie e umilianti, perfino il tentativo di aggressione al gatto: questo l’inferno vissuto da una donna del senese perseguitata, secondo le accuse della Procura di Siena, dall’ex compagno italiano di 39 anni, ora a processo per atti persecutori davanti al Tribunale di Siena. Una sfilza di episodi terribili quelli denunciati dalla donna, a partire dal 2018 fino al 2021, sia quando stavano insieme sia quando lei decise di allontanarsi da lui. Un calvario che la stessa vittima, tra lacrime e dolore, ha ripercorso in aula dinanzi al giudice Simone Spina il quale avrà l’ultima parola su una vicenda pesante e delicata, purtroppo una delle tante nell’alveo della piaga della violenza di genere.

Stando alle accuse, l’uomo metteva in atto una continua serie di atti persecutori e vessazioni che avevano portato la compagna a vivere un perdurante stato di ansia e di paura di uscire di casa nell’eventualità di incontrare l’uomo, una condizione che l’ha indotta a cambiare abitudini di vita. Come detto, numerosi i singoli fatti contestati al 39enne: varie aggressioni fisiche con schiaffi e colpi, tra cui un pugno alla nuca della donna, poi finita a terra con calci a pancia e schiena. E violente prese al collo che le facevano mancare il respiro. Lesioni che spesso non venivano refertate al Pronto Soccorso, affermano i pm, perchè la vittima aveva paura di ritorsioni.

Non solo. In alcuni presunti episodi di escandescenza l’imputato si sarebbe lanciato contro il parabrezza dell’auto di lei, rompendolo, e avrebbe scagliato contro la finestra di casa un mattone, infrangendo il vetro. In un’altra occasione, sempre riportata dalle accuse, la donna sarebbe stata aggredita con la punta di una chiave. Ancora in un’altra circostanza come ricostruito da chi accusa, mentre la coppia era a bordo di un’auto, l’uomo avrebbe iniziato a guidare ad alta velocità compiendo manovre spericolate, per poi colpire con un pugno la donna scesa dal mezzo, e afferandola per le braccia provocandole tumefazioni e lacerazioni.

Alcune di queste condotte erano condite di pesanti insulti sessisti e ingiurie rivolte alla vittima, accusata di essere “fallita e disadattata”. Dopo la separazione , sempre secondo le imputazioni, l’accusato non si sarebbe dato per vinto nel tentantivo di riavvicinarsi alla donna, tra telefonate, pedinamenti e appostamenti. In un’occasione, a casa della ex, se la sarebbe presa anche col suo gatto, afferrandolo e accennando il gesto di scaraventarlo a terra.

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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