Quale ruolo per la medicina universitaria nel sistema sanitario? Il CNU interroga la Regione Toscana

Bezzini: "Ruolo fondamentale della medicina universitaria all’interno del sistema sanitario e valore aggiunto della didattica e della ricerca"

Di Redazione | 13 Maggio 2022 alle 18:34

Quale ruolo per la medicina universitaria nel sistema sanitario? Il CNU interroga la Regione Toscana

Il ruolo della medicina universitaria all’interno e soprattutto nel futuro del sistema sanitario regionale. E’ questo il dubbio che muove oggi il Comitato Nazionale Universitario di Siena ad interrogare proprio la Regione Toscana, rivendicando maggiore spazio e coinvolgimento. Un ruolo che fino a qualche anno fa non era mai stato messo in discussione.

“Noi vorremmo sapere cosa pensa la Regione Toscana della medicina universitaria – dice Walter Gioffrè, presidente Cnu Siena -, la medicina universitaria serve? Può essere ancora centro di elaborazione? Può essere centro di progettualità? Perchè noi, francamente, l’attenzione che avevamo avuto anni fa non l’abbiamo vista più”.

Assenza di una progettualità che porta ad un sistema concorrenziale. E’ questo invece quello che il Comitato Nazionale Universitario di Siena rimprovera all’Asl Toscana sud est.

“Occorre una progettualità – aggiunge Gioffrè -, se manca progettualità facciamo doppioni, triploni e concorrenza che non serve soprattutto al cittadino-utente, quello che noi dovremmo diagnosticare e curare”.

La Regione Toscana dal canto suo sembra riconoscere il ruolo fondamentale della medicina universitaria all’interno del sistema sanitario, ma c’è un valore in più.

“E’ quello della didattica, della ricerca, del contributo all’innovazione – dice l’assessore alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini -, ai segmenti di eccellenza del sistema sanitario della nostra Regione. Per cui, da questo punto di vista il ruolo è davvero importante”.



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