Ragazza morta in un incidente stradale, senese anonima dona albero a Gerusalemme per ricordarla

Secondo un'usanza ebraica, una donna di Siena rimasta anonima ha fatto piantare sulle colline di Gerusalemme un albero chiamato "Elena", come la ragazza 25enne di Roma morta tragicamente in via Ostiense a maggio 2018

Di Redazione | 12 Luglio 2020 alle 11:55

Ragazza morta in un incidente stradale, senese anonima dona albero a Gerusalemme per ricordarla

Un gesto carico di significato, di affetto, che squarcia il buio di una tragedia con una luce di emozione e speranza. E’ quello di una signora senese, rimasta anonima, che ha comprato un albero – incaricando un’associazione – e lo ha fatto piantare sulle colline di Gerusalemme dandogli il nome di “Elena“, la ragazza 25enne di Roma morta tragicamente su via Ostiense nel maggio 2018 mentre era in sella alla sua moto, dopo essere incappata in un grosso rigonfiamento della carreggiata dovuto a una radice di pino non tagliata. Un dramma per cui ci sono 3 tecnici del Comune a giudizio. La notizia del dono dell’albero – secondo un’usanza ebraica – arriva dalla mamma di Elena, Graziella Viviano, che affida a Facebook le sue emozioni e annuncia di voler contattare la donna di Siena che le ha fatto tale dono.

“Le storie belle esistono ed Elena non dimentica mai di propormene delle nuove – scrive – Mi chiamano e mi dicono che c’è qualcosa per me. Vado, apro la lettera e leggo che una Signora, una meravigliosa Signora di Siena ha incaricato una Associazione perché comprasse un albero, lo piantasse sulle colline di Gerusalemme e gli mettesse il nome di Elena. Sono rimasta… senza parole. Un gesto meraviglioso che fa parte di una usanza ebraica che ha un significato importante. Un pensiero, ancora più apprezzato perché viene da una tradizione e una religione che non è la mia e di Elena. Sto cercando di contattare questa meravigliosa persona. Un onore speciale, per Elena, per tutti noi. Un piccolo grande albero chiamato Elena crescerà sulle colline di una Terra Santa per moltissime persone e credi religiosi. Non so se mai riuscirò ad accarezzarlo ma questo gesto, questo “regalo” di affetto e stima da una persona che non conosco, l’ho trovato stupendo. Grazie, con tutto il cuore”.



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