Recupero patrimonio, verde e crescita: le novità del piano operativo

Di Redazione | 30 Luglio 2019 alle 13:37

Recupero patrimonio, verde e crescita: le novità del piano operativo

Urbanistica, presentate le linee guida: novità anche sull’accesso agli atti per l’edilizia

Nuovi piano operativo: recupero del patrimonio esistente, valorizzazione delle aree verdi e interventi a sostegno della crescita della città. Questi i capisaldi indicati dall’amministrazione comunale relativi all’iter di adozione dei nuovi strumenti urbanistici che sono stati al centro di una conferenza stampa tenuta oggi a Palazzo Berlinghieri dall’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti e da Paolo Giuliani, responsabile comunale del Servizio Urbanistica.

“Il Comune di Siena si trova, oggi, in una delicata fase di gestione della sua attività urbanistica ed edilizia perché siamo in un momento di transizione per il passaggio tra i vecchi e i nuovi strumenti che regolano l’urbanistica del nostro territorio”, ha premesso l’assessore Michelotti in apertura della conferenza stampa. “In quest’ottica la redazione del Piano Operativo, che andrà a sostituire il Regolamento Urbanistico – ha proseguito – permetterà di regolare lo sviluppo urbanistico ed edilizio della città, con l’attivazione di nuovi e importanti interventi, per i prossimi 5 anni. Tra l’altro, entro la fine del prossimo mese di novembre, siamo obbligati a intraprendere anche il procedimento per il Piano Strutturale, strumento che andrà a regolare la pianificazione e la gestione del territorio per i successivi 10 anni. Ricordiamoci che Siena, con il suo centro storico, è sito Unesco e questo ci obbliga a un maggior rispetto nella formulazione delle previsioni urbanistiche dei futuri strumenti, la cui normativa deve guardare con particolare attenzione alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio; lo sviluppo deve garantire il recupero, la ristrutturazione, la rigenerazione del patrimonio edilizio ed immobiliare esistente, e, ove possibile, anche interventi trasformativi”.

“Come ho detto già più volte – ha detto ancora Michelotti -, abbiamo trovato in eredità un lavoro allo stadio embrionale, ed era necessario apportare modifiche al perimetro del territorio urbanizzato; oggi, nonostante i gravi ritardi della precedente amministrazione, abbiamo composto il quadro, da settembre daremo il via ai passaggi per l’adozione”.
L’assessore ha poi rimarcato che “la nostra attenzione è anche sull’edilizia: abbiamo ripristinato, d’intesa con la Soprintendenza, la conferenza dei servizi; abbiamo quasi definito il Regolamento per l’occupazione del suolo, e siamo al lavoro per unificare l’archivio delle pratiche edilizie e dimezzare i tempi di attesa dell’accesso agli atti. Devo ringraziare per i tanti spunti e sollecitazioni gli Ordini Professionali, con i quali c’è stato un proficuo confronto ed una dialettica in questi mesi. Dare nuovo impulso all’edilizia significa aiutare la crescita e soprattutto la valorizzazione del nostro patrimonio, non solo immobiliare, ma anche turistico e soprattutto culturale”.

A illustrare il lavoro degli uffici è stato Paolo Giuliani: “Stiamo lavorando da tempo alla revisione e al rinnovamento della strumentazione urbanistica e il prossimo 5 agosto il gruppo di progettazione incaricato presenterà al “Tavolo Tecnico Sperimentale”, composto dalla Regione Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Siena, Grosseto e Arezzo, e la Provincia di Siena, la proposta del nuovo perimetro del territorio urbanizzato, su cui abbiamo concentrato l’attività negli ultimi sei mesi”. Il passaggio, propedeutico per il Piano Operativo, sarà anche un “preciso riferimento del nuovo Piano Strutturale di cui sarà avviato il procedimento entro il prossimo 27 novembre”, ha aggiunto Giuliani.

Il responsabile del Servizio Urbanistica ha poi illustrato le prime indicazioni per il Piano Operativo che “fanno emergere sinteticamente i seguenti obiettivi che si svilupperanno secondo questi principali assi strategici: rivalorizzazione del centro storico, tramite l’individuazione di processi che conducano alla sua riappropriazione da parte degli abitanti. Uno di tali processi sarà la maggiore flessibilità sui cambi di destinazione d’uso per consentire il recupero e la rigenerazione dei contenitori esistenti nel tessuto urbano e inutilizzati da tempo”. Non solo, si punta a un “rafforzamento del sistema della mobilità e dell’accessibilità urbana tramite l’individuazione di nuovi parcheggi scambiatori che consentano l’alleggerimento del traffico nelle zone maggiormente congestionate, oltre al miglioramento della viabilità di alcune direttrici, come via Massetana e viale Toselli”.

Per quanto riguarda il verde urbano si prevede, come ha spiegato Giuliani “una valorizzazione delle aree già esistenti e la creazione di nuove, ognuna delle quali in possesso di una precisa e propria fisionomia stilisticamente riconoscibile”, mentre “per la conservazione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico si è partiti “dal presupposto che nella storia urbanistica della città, Siena e il suo intorno agricolo costituiscono un “unicum”.



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