Rilancio degli immobili statali: ecco i cinque edifici selezionati a Siena

Cultura, eventi e student housing con operazioni di valorizzazione in sinergia con privati per l'ex rifugio antiaereo Camollia, Palazzo Piccolomini, Palazzo Marsili Libelli, ex Ute Vico Alto ed ex monastero del Carmine

Di Redazione | 7 Maggio 2025 alle 16:00

Rilancio degli immobili statali: ecco i cinque edifici selezionati a Siena

È online sul sito dell’Agenzia del Demanio “Crea valore, investi con noi” una sezione dedicata agli investitori privati, nazionali e internazionali, che contiene informazioni sugli immobili dello Stato disponibili per operazioni di valorizzazione, recupero e rifunzionalizzazione.

Cinque i piani di rilancio indicati per la città di Siena e riguardano: l’ex rifugio antiaereo in Camollia, con destinazione museale e culturale; Palazzo Piccolomini, con destinazione polo archivi, polo servizi, limitatamente al piano terra, attività artigianali di servizio, esercizi di vicinato, bar e ristoranti; ex monastero del Carmine, per università, servizi religiosi, servizi culturali e servizi per l’istruzione superiore; Palazzo Marsili Libelli ed ex sede Ute a Vico Alto, entrambi per student housing.

Si tratta di una piattaforma digitale contenente una prima selezione di circa 400 immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale, rappresentati su una piattaforma cartografica, descritti in funzione della loro possibile destinazione d’uso (culturale-turistico, social/senior housing, residenze universitarie e destinazioni miste) e corredati da schede, immagini e dati sulla tipologia, dimensione, ubicazione e stato manutentivo, grazie ai quali l’investitore può valutare il proprio interesse e, in caso, richiedere ulteriori informazioni e supporto.

Con la pubblicazione di questa sezione, l’Agenzia del Demanio crea uno strumento aggiornato, trasparente e di facile consultazione per conoscere un portafoglio immobiliare e offrire opportunità di investimento in grado di produrre effetti positivi anche sul tessuto urbano e sociale. Gli immobili vengono selezionati con l’obiettivo di creare sinergie tra gli interessi degli operatori di mercato, profit e no profit, e l’offerta immobiliare dell’Agenzia, orientando le operazioni verso la valorizzazione e la riqualificazione urbana.

“Si tratta di un’operazione che aggiunge un ulteriore tassello al processo di digitalizzazione applicata al patrimonio immobiliare pubblico. Disporre di informazioni puntuali sull’ubicazione e sulle caratteristiche degli immobili contribuisce ad attrarre investimenti, sia da parte di soggetti pubblici che privati”, dichiara il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano. “L’iniziativa si inserisce in maniera complementare nell’ambito delle attività condotte dalla Cabina di Regia sulla valorizzazione degli immobili pubblici, istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, cui sta lavorando proprio per aumentare la fruibilità dei dati sul nostro patrimonio, nell’ottica di massimizzare operazioni di riqualificazione urbana e generare valore sui territori”.

“Il nostro obiettivo è dare centralità all’utenza”, sottolinea il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Nella valorizzazione dell’immobile pubblico, anche attraverso gli investimenti privati, si potrà potenziare la risposta agli obiettivi di sviluppo e ai fabbisogni dei territori. L’alleanza che stiamo stringendo con gli enti del territorio permetterà di dare maggiori certezze agli investimenti anche di lungo periodo. La logica è di accompagnare investitore e territorio nelle opportunità e nell’esigenza di utilizzare gli immobili pubblici per eliminare qualsiasi forma di abbandono e degrado, per dargli nuove funzioni coerenti con il mutato contesto. L’immobile diventa un motore di rigenerazione urbana, il suo riuso risponde al mercato, crea sviluppo, benessere e impatti positivi per la collettività”, spiega il Direttore. “Con questa iniziativa sarà possibile individuare modelli di partnership pubblico-privata che permettano di investire su immobili e compendi dello Stato disponibili, da riqualificare, per creare valore economico, sociale, culturale e ambientale sui territori”.

 



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