“Ritratti a Viva Voce”, storie di resistenza e bellezza femminile nel cuore della Val d’Orcia

È stato presentato a San Quirico d’Orcia il libro corale “Ritratti a viva voce”, le storie di 48 donne che hanno un legame particolare con la Val d’Orcia e il territorio senese

Di Lorenzo Agnelli | 12 Maggio 2025 alle 20:02

Si chiama “Ritratti a viva voce” il libro corale in cui venti autrici raccontano le storie di venti donne e, al contempo, di loro stesse, per un totale di 48 protagoniste tra racconti, poesie e foto.

Il progetto nasce nella Val d’Orcia e ruota attorno a Val d’O, una vineria letteraria al centro di San Quirico d’Orcia che è divenuta un avamposto di riferimento culturale. L’obiettivo di questo libro è quello di raccogliere e valorizzare storie autentiche di resistenza, cura, creatività e impegno sociale, lontane dai riflettori, dal mainstream e dall’individualismo, ma profondamente radicate nella realtà. Curato da Valentina Montisci, il libro vuole essere una mappa sentimentale di donne a loro modo straordinarie, che con coerenza e coraggio agiscono ogni giorno per il bene comune.

“Sono tutte donne che gravitano intorno alla nostra vineria letteraria – spiega Valentina Montisci, giornalista e curatrice del libro -. Sono donne che vengono raccontate e che si raccontano. Non sono le eroine o le principesse delle fiabe. Sono donne normali che comunque lottano per far parte di un mondo in cui si vive e si combatte. Io racconto la storia di Alessia Farina, una pastora di Asciano, che viene da una famiglia sarda: lei è nata qua, ma i suoi genitori sono sardi. Io ho deciso di raccontarla perché siamo molto diverse, ma abbiamo tantissime affinità”.

La storia di Valentina è una delle tante raccolte all’interno del libro, una storia che inizia dalla Sardegna, passa per Milano e altri luoghi d’Italia per poi arrivare proprio in Val d’Orcia.

“Io sono qui per amore – prosegue la curatrice del libro -. Perché Antonio (il marito ndr) ha scelto di venire a vivere in Val d’Orcia e, siccome ci eravamo appena sposati, mi pareva brutto divorziare, per cui l’ho seguito. Siamo qua da otto anni. C’è un rapporto autentico con la comunità, a parte la bellezza dei territori, ma provenendo dalla Sardegna, vengo da una terra dove ci sono altre bellezze, qui ho scoperto una comunità molto forte, molto recettiva, molto stimolante”.

Storie delicate e profonde, eretiche e gentili, che celebrano la coerenza, l’impegno quotidiano, e la forza silenziosa di chi costruisce bellezza e comunità. Donne di ogni età, di diversa estrazione sociale, di origini e vissuto variegati, che hanno intrecciato nella propria vita un legame particolare con la Val d’Orcia e Val d’O. Come la giornalista Silvia Garambois, presidente dell’Associazione GiULiA giornaliste, che per 25 anni è stata caporedattrice al quotidiano l’Unità.

“Hanno raccontato di me – afferma Silvia Garambois – che sono una giornalista, che mi sono occupata per tanto tempo di sindacato e ho raccontato che sono una donna votata ai diritti. Il mio rapporto con la Val d’Orcia, che è un luogo meraviglioso e incantevole è legato a Val d’O perché ho conosciuto grazie a Valentina e Antonio, perché erano e sono stati i miei colleghi e ci hanno attirate, molte donne della ex L’Unità, in questo luogo”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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