Santa Maria della Scala, Sena Civitas: "Chiediamo trasparenza. Qual è il progetto?"

Il passaggio dalla gestione Opera Laboratori a quella Sigerico sta portando alcuni problemi, come la proprietà degli allestimenti all'interno del museo

Di Redazione | 9 Febbraio 2022 alle 11:32

Santa Maria della Scala, Sena Civitas: "Chiediamo trasparenza. Qual è il progetto?"

“Dopo aver sfrattato Opera ed aver messo in mano alla Siena Parcheggi (oggi SIGERICO) e a Vernice Progetti la Gestione del Santa Maria della Scala, il “museo” vedrà come prima campagna di “promozione” negli ambienti culturali italiani e internazionali, la guerra sugli arredi con possibile sbocco legale. E pensare che noi, poveri mortali di Sena Civitas, avevamo messo in dubbio che questa ipotesi potesse perseguire l’interesse economico-culturale della città”. Si apre così la nota stampa diffusa da Sena Civitas in merito alla questione del Santa Maria della Scala, che sta effettuando il passaggio da Opera Laboratori a Sigerico con alcune problematiche di carattere pratico.

“Chiedevamo, senza ottenere risposta, quali fossero i progetti del Sindaco – scrive Sena Civitas – Questo perché, alla luce dei dati pubblici, l’operazione, a nostro avviso, appariva fuori luogo da ogni punto di vista. Infatti, Opera Laboratori, nei cinque anni trascorsi, nonostante il periodo di fermo per Covid, abbinando i biglietti del Duomo/Museo dell’Opera con il Santa Maria della Scala, era riuscita a decuplicare gli ingressi al SMS. Non basta: molti investimenti in strutture e servizi erano stati eseguiti con oneri a carico di Opera Laboratori. Questo senza voler considerare le molte assunzioni fatte di senesi, l’aver dato sede permanente a Siena per l’intero gruppo Opera Laboratori, con possibile crescita futura economico-occupazionale della componente promozionale-contrattualistica-organizzativa”.

“Ma c’è di più. Opera Laboratori, gestendo i maggiori poli museali italiani (Milano, Firenze, Caserta, Pompei, ecc.), nonché quelli della provincia di Siena (Acropoli cittadina, S. Gimignano, Pienza, Montepulciano, ecc), in abbinata con quelli di Volterra, Cortona, aveva reso Siena epicentro di un percorso museale precursore di crescita economica. Su tale linea si possono inquadrare i recenti investimenti sulla ristorazione e sulla ospitalità.
Bene. L’alternativa di Siena Parcheggi e Vernice Progetti quale è? Ad oggi non ci è dato di saperlo. Si badi bene, conosciamo le alte professionalità presenti in Vernice Progetti, ma un gruppo che ha esperienza pluridecennale in campo organizzativo-gestionale di grandi eventi culturali, che conta circa 1.000 dipendenti, ha certamente maggiori potenzialità complessive. E la Siena Parcheggi (pardon, SIGERICO…) ? Come potrà migliorare ad esempio il bookshop o la biglietteria che adesso utilizza lo stesso programma acquisti e gestione flussi turistici on line che utilizzano i grandi musei internazionali fra cui il Louvre?”

“Il Sindaco, invece di continuare con i bracci di ferro, dovrebbe almeno spiegare quale progetto ha in mente. Chiedevamo e chiediamo trasparenza; condivisione con la città; riflessione pubblica. Invece, come al solito, prove di forza e banale mancanza organizzativa se si arriva a dover discutere sulla proprietà degli allestimenti. Ma il Sindaco e i partiti che continuano a sostenere lui e la cerchia dei suoi collaboratori, pensano veramente che il dilagare di questo metodo sia giusto (Istituto Franci, Siena Jazz, Asili e Scuole, Agenzia Welfare, La Meridiana, Opera ecc) ? Siena ha perso un importante punto fermo di sviluppo-progetto-capacità gestionale. La città non è da trattare come metodo, al pari di un cliente di uno studio legale. Ogni contenzioso porta strascichi. La politica deve governare la città, e la politica è l’arte della mediazione, della capacità progettuale e gestionale”.



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