Sarteano, 6 ospiti no covid della Rsa ex Onpi trasferiti a Sinalunga

I soggetti hanno trovato massima accoglienza al terzo piano dell’ex Ospedale di Sinalunga. D'Urso (dg Ausl Sud Est): "La sinergia istituzionale a sostegno della gestione dell’emergenza"

Di Redazione | 28 Aprile 2020 alle 16:21

Sarteano, 6 ospiti no covid della Rsa ex Onpi trasferiti a Sinalunga

Nei giorni scorsi, d’intesa con il Comune di Sarteano, l’Azienda USL Toscana sud est ha trasferito sei ospiti dall’RSA ex Onpi. Persone non contagiate dal virus Covid-19, sottoposte a tampone, che hanno trovato massima accoglienza al terzo piano dell’ex Ospedale di Sinalunga.

L’AUSL, il Comune di Sinalunga e l’ASP “Istituto Maria Redditi” hanno infatti temporaneamente riconvertito in RSA per pazienti no-covid gli spazi della struttura nata per ospitare posti letto di residenzialità per disabili. Luoghi idonei e sicuri che hanno superato tutti i controlli della procedura messa in campo dalla Asl. La struttura, appena passata l’emergenza, tornerà alla sua destinazione originaria.

“La sinergia istituzionale sul territorio ci sta aiutando nella gestione dell’emergenza” dichiara il direttore generale dell’AUSL Antonio D’Urso “siamo impegnati a trovare soluzioni condivise e fattibili che garantiscano la salute delle persone”.

L’obiettivo è quello di garantire la massima tutela dei percorsi per le persone, per gli operatori e per le comunità. Il trasferimento serve ad alleggerire quindi il carico assistenziale sull’ex Onpi di Sarteano, al fine di velocizzare la ripresa clinica degli ospiti positivi della struttura sanitaria, che è momentaneamente sotto il controllo del sistema sanitario regionale della Toscana, così come disposto dall’ordinanza n.28.

“Per senso di responsabilità ci siamo resi disponibili al progetto dell’utilizzo del terzo piano del poliambulatorio per ospitare gli ospiti negativi al Covid 19 delle altre RSA di zona” ha dichiarato il sindaco Edo Zacchei “la pandemia non ha confini e va arginata non chiudendosi, ma aprendosi ai progetti più ampi. La responsabilità che mi sento da Sindaco” continua Zacchei “è di partecipare ad azioni che possano limitare il contagio complessivo. Non mi sottraggo nel tener conto dei concetti di solidarietà e soprattutto sensibilità nei confronti di quei Comuni che sono stati più colpiti, ma soprattutto per i familiari degli ospiti delle RSA e per loro stessi che rappresentano uno degli anelli più fragili della società”.



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