Sciopero dei taxi, Borghi (Cotas): "Ci sentiamo traditi dal Governo, vogliamo risposte"

Il decreto concorrenza rischia di "far sparire la categoria" come spiega il presidente del Consorzio taxi Siena

Di Redazione | 24 Novembre 2021 alle 15:01

Anche a Siena tassisti in guerra contro il Decreto concorrenza. Le nuove regole al vaglio del Governo andrebbero ad intaccare in maniera pesante il lavoro dei taxi; la categoria ha dunque deciso oggi di scendere in piazza per una grande manifestazione nazionale alla quale hanno aderito anche i tassisti senesi.

“Oggi stiamo manifestando e questo è solo un antipasto, perché per come ci ha trattato il governo ci sentiamo veramente traditi – spiega il presidente Cotas Nicola Borghi – Vogliamo risposte. Se queste non arriveranno dovremo manifestare con più durezza ed efficacia, siamo disposti a qualsiasi cosa”.

Un provvedimento, quello sul tavolo del governo, che “uccide il nostro lavoro” dice Borghi. “Chiediamo di trattare quello che il Governo ha proposto, che ci vedrebbe scomparire come categoria. Con una liberalizzazione se i senesi che vivono la città tutto l’anno si ritrovassero con molte licenze in più che circolano all’interno del centro storico o a dover parcheggiare le auto in attesa dei clienti penso sarebbe un grande problema per tutti. La pandemia non ci aiuta, il poter portare poche persone all’interno del taxi come prevede il decreto lo troviamo sbagliato, se consideriamo che andiamo a prendere i ragazzi in discoteca dove stanno in centinaia senza mascherina, però non si può salire in due in taxi. Lo trovo alquanto stupido”.



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