Scritte omofobe Università, Frati: "Il sospetto che il responsabile sia interno acuisce la rabbia"

Le indagini intanto proseguono. Si stanno analizzando le immagini delle telecamere posizionate nel cortile del Rettorato, che potrebbero essere decisive

Di Redazione | 21 Aprile 2022 alle 15:30

Scritte omofobe Università, Frati: "Il sospetto che il responsabile sia interno acuisce la rabbia"

“Il sospetto, ancora non confermato, che possa trattarsi di qualcuno dall’interno acuisce il senso di rabbia e di disagio che si osserva nei volti delle persone che lavorano all’Università”.

Il Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, ospite ieri sera di “Tg90” è tornato a parlare del brutto episodio che si è verificato la scorsa settimana all’Ateneo, quando è stato imbrattato, con scritte omofobe e inneggianti al fascismo, l’ufficio di una dipendente, rappresentante della Cgil.

“Noi abbiamo subito sporto denuncia alla questura di Siena e dato massima collaborazione alle forze dell’ordine, mettendo a disposizione tutte le informazioni in nostro possesso, a cominciare dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza: ce ne sono un paio nel cortile del Rettorato ed altre nei corridoi che noi speriamo possano consentire di individuare il o i responsabili di questo gesto veramente infame.

Come ho già avuto modo di dire però credo che il gesto non sia indirizzato contro quella persona, quanto contro tutte le iniziative che questa persona porta avanti durante la sua attività di lavoro quotidiana, in tante organizzazioni: nell’Anpi, nella rete Lbgtq, nel sindacato, nel Cug (Comitato unico di garanzia dell’Ateneo). Un impegno per difendere tutti quei valori che probabilmente danno fastidio a chi ha commesso il reato, perché di questo si tratta, e che invece l’Università di Siena difende con forza”.



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