Si fa sempre più sentire in diverse aree della città il problema dei cassonetti e in particolare dei cassonetti intelligenti. In proposito ha diffuso una nota stampa Sena Civitas, che riportiamo qui integralmente.
“Nettezza urbana. Cassonetti intelligenti? Al momento sembrano solo cassonetti inadeguati. Non è chiara la spesa e il progetto finale, ma un dato è certo: le foto fanno capire lo stato dell’arte che è allarmante. Riteniamo giustissimo che si indirizzi verso una raccolta differenziata, capiamo possibili iniziali aggiustamenti organizzativi nella raccolta, ma quando è palese che le dimensioni dei cassonetti non sono adeguate, o si pongono di maggiori dimensioni (se gli spazi lo consentono), o si intensifica il numero dei passaggi di svuotamento.
Resta poi da capire il significato della frase che “questa gestione consentirà al Comune di introdurre anche una tariffazione legata all’effettiva produzione di rifiuti”. I cassonetti non sembrano infatti dotati di pesatura/volume dei rifiuti da collegare alle schede. Ad oggi è divenuto difficoltoso anche gestire il rifiuto di poche ramaglie che vanno portate ai centri di raccolta.
Aggiungiamo anche che la chiusura “a calotta” dei cassonetti dell’indifferenziata a volte mette in difficoltà i cittadini ma soprattutto i gestori di attività commerciali che spesso sono obbligati a conferire i rifiuti impropriamente lasciandoli a terra o inserendoli negli altri cassonetti.
Per non parlare, in fase covid, dell’igiene visto che ogni contenitore è sprovvisto di sollevamento a pedale e tutto deve essere fatto “a mano”.
Gradiremmo risposte dall’Assessore e non un rimpallo di competenze, come preghiamo di evitare risposte alla “barbone maniera di altra Assessora” proponendo di nascondere con piante per decoro urbano. I cassonetti saranno intelligenti, ma qualcosa non quadra”
