Fu insignita della medaglia di civica riconoscenza nel 2000. Aveva 82 anni
E’ venuta a mancare oggi, all’età di 82 anni, la poetessa senese Maria Teresa Santalucia Scibona, nata a Siena il 23 febbraio 1936, dove ha sempre vissuto e conseguito il diploma magistrale. Appassionata di poesia, ha promosso attività letterarie, organizzando incontri e conferenze, e per oltre un decennio curato le serate letterarie del “Salotto della cultura e del vino” presso l’Enoteca italiana. Socia di numerosi circoli culturali e sodalizi dediti a favorire la diffusione della poesia in Italia, nel 2000 le è stata attribuita, come riconoscimento civico, la medaglia d’oro dal “Concistoro del Monte del Mangia”. Molte le opere poetiche al suo attivo: “Il mio terreno limite” (1984), “I giorni del desiderio”(1988), “Il tempo sospeso” (1993), “Varianti d’amore” (1998), “Il viaggio verticale” (2001), “Le temps suspendu et la vie assise” (2002), “L’amore imperfetto” (2003), “La contesa dei vini” (2005), “Il sogno del cavallo” (2008), “Nutrimenti per l’anima” (2009). Nel 1999 ha raccolto in “Sogno e solitudine” gli elaborati in versi e in prosa dei detenuti del carcere “Ranza” di San Gimignano. La recitazione del poema “Mosé” (1996) è giunta alla tredicesima replica. La lauda “Accanto a Te Signore” è stata musicata dal maestro Gian Paolo Luppi, tradotta in tedesco e pubblicata dalle Edizioni Musicali Peters di Francoforte. Due audio-raccolte poetiche – “Poesie scelte” (2005) e “Miscellanea poetica” (2007) – hanno avuto come voci recitanti Paola Lambardi, Walter Maestosi e Daniela Barra. Numerose liriche sono state tradotte in francese, inglese, tedesco e spagnolo e con alcune l’autrice si è aggiudicata premi letterari. Poesie di Maria Luisa Santalucia Scibona – alle quali peraltro si sono ispirati numerosi pittori e scultori – sono state inserite in antologie e il suo nome compare in vari dizionari di autori italiani contemporanei.nel 2000.
