L’utilizzo della ciclostazione sita presso l’ex rifugio antiaereo nel parcheggio ‘Stadio’ è stato l’oggetto dell’interrogazione dei consiglieri Anna Ferretti (Pd) e Monica Casciaro (Siena Sostenibile) durante il Consiglio comunale del 29 maggio. A rispondere è stato l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena, Enrico Tucci.
“ La ciclostazione – ha spiegato l’assessore – situata all’interno del rifugio antiaereo, è stata aperta lo scorso 3 marzo in tempi rapidi per essere subito operativa in occasione dell’evento Strade Bianche. L’attuale apertura, gestita tramite un operatore su chiamata (che precisiamo impiega circa tre minuti dalla chiamata per arrivare in loco), ha carattere sperimentale ed è stata realizzata a costi contenuti. Questa fase servirà a valutare l’impatto e l’importanza della struttura per la città (e soprattutto per i turisti che percorrono il nostro territorio). Ad oggi si sono registrati diciassette accessi di mezzi ciclabili. Al termine della sperimentazione, che terminerà il 31 ottobre, l’attivazione ordinaria della ciclostazione prevede lo sviluppo di sistemi automatizzati, che renderanno la struttura accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza la necessità di un operatore in loco. Già in questa fase, Sigerico Spa e Comune di Siena stanno identificando strategie di comunicazione e promozione, tra cui l’indicizzazione della struttura nei principali motori di ricerca, accordi con associazioni ciclistiche locali ed extra-territoriali, nonché con hotel e alberghi privi di parcheggio bici interno. È inoltre prevista la valutazione di tariffe mensili e annuali per incentivare l’uso della bicicletta da parte di cittadini, soprattutto per gli spostamenti casa-lavoro.
“ Se la ciclostazione si confermerà come punto di riferimento per i ciclisti – ha aggiunto Tucci – potrà essere successivamente dotata di ulteriori servizi, come stazioni di ricarica per biciclette elettriche (attualmente non presenti) e postazioni con kit di riparazione bici. La presenza di semplici prese di servizio non rappresenta, al momento, una soluzione adeguata per la ricarica delle e-bike, poiché la struttura non è sufficientemente sorvegliata e non è dotata di un impianto antincendio idoneo. Una postazione di ricarica per quattro bici, limitrofa alla ciclostazione, è comunque prevista in via Tozzi, in prosecuzione dell’attuale stazione di bike sharing ‘Si Pedala’ finanziata dal bando ‘Bici in Comune’.
“ Le violazioni accertate nei confronti di conducenti di velocipedi – ha illustrato Tucci – sono state ventinove nel 2024 e nove nel 2025. Preme sottolineare che la maggior parte riguarda i cosiddetti ‘riders’ che sono oggetto di una campagna di controlli anche successivi alla contestazione delle violazioni. Per quanto riguarda le biciclette posteggiate impropriamente, l’azione della Polizia Locale è improntata a farle rimuovere dagli stessi proprietari, piuttosto che al sanzionamento. La ‘piantina’ di Siena pubblicizzata e distribuita in questi giorni mi dicono sia stata disegnata e stampata in epoca antecedente all’apertura della ciclostazione. La struttura è però già inserita nell’aggiornamento che sarà disponibile con la prima ristampa che avverrà nel corso dell’estate. Nei prossimi mesi, l’assessorato, insieme all’Ufficio Mobilità e alla Polizia Locale, riesaminerà a fondo le dinamiche della circolazione e della sosta delle biciclette nel centro storico per elaborare una progettualità capace di dare risposte più puntuali ed efficaci ai cittadini e ai nostri ospiti.
La consigliera Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico), che ha illustrato l’interrogazione, ha replicato: “Io mi sono chiesta se prima di approvare questo investimento non si sia valutato se quello individuato fosse un luogo adatto per fare la ciclostazione. Saranno anche pochi 80mila euro, ma spenderli se un’opera non è funzionale al servizio mi sembra inconcludente. Il fatto che la ‘piantina’ sia stata stampata prima mi lascia perplessa, perché si sapeva che lì sarebbe stata posizionata la nuova ciclostazione, quindi è una scusa che regge poco, probabilmente non è stata proprio considerata. Sono contenta che non siano state elevate sanzioni, perché indubbiamente per un ciclista o per un turista che viene a Siena dover pagare una multa non è piacevole, ma è altrettanto vero che a volte anche i ciclisti hanno dei comportamenti che necessitano di un richiamo; che non venga fatto con la multa mi pare corretto, che venga fatto a voce mi va bene, però deve essere una città vivibile per i ciclisti e per i cittadini, bisogna trovare necessariamente una mediazione. Il rifiuto di posizionare qualche rastrelliera in più mi sorprende, ci si dovrebbe pensare seriamente. La ciclostazione è desolatamente vuota; diciassette accessi in due mesi non fanno presumere che in futuro le cose vadano diversamente. Con queste continue sperimentazioni si stanno spendendo un sacco di risorse pubbliche inutilmente: prima di fare un esperimento studiamoci, abbiamo tante competenze a disposizione come quelle universitarie, smettiamola di buttare soldi per sperimentazioni che vanno male. Voi per primi non credete nel servizio attivato, perché la mancanza della ciclostazione nella ‘piantina’ ne è la dimostrazione lampante.”