Siena: corsi di italiano per i profughi ucraini offerti dalla società Dante Alighieri

Protocollo d'intesa con la Prefettura. Tutte le informazioni

Di Redazione | 25 Maggio 2022 alle 12:00

Siena: corsi di italiano per i profughi ucraini offerti dalla società Dante Alighieri

Per potenziare le misure messe in campo per l’accoglienza degli esuli provenienti dall’Ucraina presenti sul territorio della provincia, è stato siglato questa mattina dal Prefetto di Siena, Maria Forte e dal Presidente della Società Dante Alighieri – Comitato di Siena dottor Luca Bonomi un protocollo di intesa che ha l’obiettivo di favorire la conoscenza della lingua italiana, il cui apprendimento è il primo essenziale elemento di inclusione e integrazione sul territorio.

I corsi gratuiti di 20 ore settimanali sono rivolti esclusivamente ai maggiorenni e si svolgeranno preferibilmente in presenza dal lunedì al venerdì dalle ore 9.10 alle ore 13.00 ed in modalità on-line a richiesta degli interessati. Contattando la segreteria della Società Dante Alighieri (tel. 0577 49533, e-mail: info@ladantesiena.it), potranno candidarsi i cittadini ucraini o loro familiari residenti in Ucraina  prima del 24.02.2022, gli apolidi o i cittadini di stati terzi diversi dall’Ucraina e loro familiari, residenti in Ucraina, che beneficiavano di protezione internazionale o di protezionale nazionale equivalente prima del 24.02.2022 e coloro che, in virtù dello status di protezione abbiano presentato alla  questura di Siena, in data successiva al 14.03.2022 istanza per la richiesta di un permesso di soggiorno per protezione temporanea.

“Per lo straniero l’apprendimento della lingua italiana, – ha detto il Prefetto Forte – è il primo essenziale elemento di inclusione nel territorio in cui è accolto fornendo gli strumenti per quell’interazione che è il presupposto irrinunciabile di qualunque percorso di integrazione. L’iniziativa proposta dalla Società Dante Alighieri – ha concluso- evidenzia oltre alla grande sensibilità degli attori di questo territorio al tema dell’accoglienza degli esuli, anche la loro capacità di fare rete che realizza un effetto moltiplicatore delle capacità dei singoli, essenziale per assicurare elevati standards di inclusione e favorire una futura integrazione”.



Articoli correlati