“Chiedere la sobrietà? Richiesta superflua, sembra quasi di non voler riconoscere l’importanza che ha questa celebrazione. Nel 25 aprile si fondano i valori della nostra Repubblica”. A dirlo la presidente provinciale di Anpi, Silvia Folchi, che risposto alle polemiche nate subito dopo le parole del ministro Nello Musumeci, che ha invitato a celebrare il 25 aprile in maniera sobria per non intaccare con il lutto nazionale a seguito della scomparsa di Papa Francesco. Le frasi di Musumeci, però, non sono piaciute ad Anpi che ha interpretato le sue parole come una sorta di freno alla possibilità di manifestare.
“Attendiamo il 25 aprile con molta impazienza, perchè sono 80 anni – afferma Folchi – . I decennali hanno un significato sempre più importante, per cui sono previste in tutta Italia e anche in tutta la nostra provincia tantissime iniziative. Il lutto nazionale indetto per ben cinque giorni ci ha colti di sorpresa. Ma d’altra parte non è assolutamente nostra intenzione far confliggere la celebrazione della festa nazionale del 25 aprile con un evento così importante per tutta la comunità, non solo cattolica, ma tutta la comunità del nostro Paese che nelle parole del Papa si è rivista. L’invito è stato superfluo, perché le celebrazioni del 25 aprile non sono certamente dei baccanali, delle cose non civili. Il 25 aprile lo celebriamo ogni anno con una cerimonia istituzionale molto composta”.