Siena verso le amministrative, il caso Montomoli e Massoneria divide partiti e candidati

I candidati a sindaco si sono confrontati oggi pomeriggio in un incontro organizzato dalla Cna Siena

Di Redazione | 24 Febbraio 2023 alle 20:04

“Preferirei parlare anche di altro, magari del futuro di Siena. Credo che ai cittadini interessi anche altro oltre alle mie appartenenze, no? Per quanto riguarda i partiti, decideranno loro”.

Preferisce non parlarne il candidato sindaco civico ma sostenuto dai partiti di centrodestra del caso caldo relativo all’appartenenza da lui stesso dichiarata ad una loggia massonica. Se la questione imbarazza marginalmente Montomoli non si può dire la stessa cosa per i partiti che lo sostengono e che hanno scelto la via del silenzio alla luce della possibile incompatibilità prevista dagli statuti dai partiti stessi.

Intanto nel centrosinistra la candidata Anna Ferretti avanza una proposta: “Si riprenda in mano la carta di avviso pubblico, dove tutti ci impegniamo alla trasparenza, alla correttezza, al non avere interessi particolari nell’amministrare la cosa pubblica.
Una proposta che accoglierebbe anche il bene placito dello stesso Montomoli: “Con me sfonda una porta aperta, credo che più trasparenza dell’evidenza che ho dato in questi giorni…”

Ma il caso appartenenza alla massoneria divide anche i due candidati civici, fra chi lo considera un non problema e chi non lo vedo di buon occhio.
“Io credo che sia giusto che ognuno la sua vita la viva come meglio crede, non credo di avere alcun titolo per giudicare certe cose”, dice Massimo Castagnini.

“Quello che mi preoccupa è il lato politico della questione, cioè il fatto che all’interno di questa associazione vengano prese delle decisioni che dovrebbero essere prese invece dalle assemblee elettive. Questo è un sospetto che ingenera preoccupazione sulla credibilità del candidato”, osserva invece Fabio Pacciani.



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