Tanto tuonò che non piovve, Frati non si candida. Tutti attendono il fulmine a ciel sereno di De Mossi

Il Rettore, come anticipato questa mattina durante la trasmissione Buongiorno Siena, ha escluso la corsa a sindaco. Le nubi aleggiano ora il Pd

Di Redazione | 28 Ottobre 2022 alle 20:00

Tanto tuonò che non piovve e dopo mesi di voci che si sono rincorse su una possibile candidatura alle elezioni amministrative 2023, Francesco Frati ha dipanato ogni nube all’orizzonte escludendo ufficialmente una sua corsa a sindaco. E lo ha fatto nel suo ultimo giorno da Rettore dell’Università di Siena scuotendosi di dosso le pressioni ricevute dal Pd e non solo. Le nubi però ora si addensano proprio sui dem chiamati a trovare un candidato di spicco per la tornata elettorale dopo il flop, perlomeno a livello nazionale, delle politiche. Sul tavolo sembrerebbe esserci ad ora solo il nome del capogruppo in consiglio comunale Alessandro Masi. Ma le correnti interne, al partito e alla coalizione, sferzano come i venti di burrasca e se oggi non ha piovuto nonostante i tuoni, le previsioni meteo parlano di cielo a pecorelle.

A defilarsi ufficialmente dalla coalizione di centrosinistra è stata Italia Viva che, per stessa ammissione del braccio destro di Renzi, Stefano Scaramelli, intende proseguire lungo la strada intrapresa per le politiche a braccetto con azione e strizzando l’occhio al civismo. A quale dei due candidati civici però? E anche qui una frattura rischia di scombinare i piani. Se il leader senese di Azione ha già dimostrato il suo gradimento per Emanuele Montomoli, Italia Viva sarebbe tentata di sedersi al tavolo con Fabio Pacciani.

Ma il fulmine a ciel sereno che tutti attendono è lo scioglimento delle riserve verso la corsa ad un secondo mandato per l’attuale sindaco Luigi De Mossi. Dovrebbe bastare una settimana, ma i condizionali sono d’obbligo, per il lampo che potrebbe illuminare la campagna elettorale. Ma a balenare in testa alle forze di centrodestra senesi potrebbe essere tutt’altro progetto: guardare ad un nuovo percorso e ad un nuovo candidato. Da capire se uniti o, anche in questo caso, con qualche frattura.

Nei cieli autunnali della campagna elettorale troppe nubi ancora aleggiano sul futuro di palazzo pubblico. “Se nel novembre tuona, l’annata sarà buona”, recita un altro antico proverbio popolare. Che tuoni, dunque, sperando che presto l’orizzonte elettorale diventi più limpido.

Cristian Lamorte



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