Terremoto Turchia, dottoressa senese salva ragazzo sotto 4 piani di macerie: "Il suo pianto mi ha ripagato"

La dottoressa Sara Montemerani, di Buonconvento, ha raccontato a Siena Tv tutta la sua emozione

Di Redazione | 10 Febbraio 2023 alle 14:29

C’è anche la buonconventina Sara Montemerani, dottoressa dell’Unità di Medicina d’urgenza e pronto soccorso San Donato di Arezzo e volontaria alla Misericordia di Torrenieri, fra i medici italiani in Turchia partiti dopo il terribile terremoto. La terra lì continua a tremare ma accadono a volte anche dei miracoli, come il ragazzo estratto vivo da quattro piani di macerie: tra i salvatori c’era proprio la dottoressa senese, che a Siena Tv ha raccontato tutta la sua emozione.

“Un ragazzo di una ventina di anni che studia infermieristica – dice -. Quando ha visto noi soccorritori, eravamo ancora sotto le macerie, la prima cosa che ha fatto si è messo a piangere e in quel momento è stata una soddisfazione enorme, quel pianto mi ha ripagato di tutto. Abbiamo lavorato incessantemente per 9 ore prima di riuscire a tirarlo fuori, abbiamo cercato di fargli assistenza sanitaria per quanto possibile, con analgesici, flebo, gli abbiamo dato del cibo e dell’acqua. E’ stato un lavoro di equipe importante che ha portato ad un grande risultato: so che il ragazzo sta bene, è in ospedale dove sta ricevendo tutte le cure di cui ha bisogno. E’ stata sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita“.

Figlia dell’ex sindaco di Buonconvento Paolo Montemerani, è stato lui a prepararle la valigia, quando l’abbiamo sentita era molto scossa, durante la notte ha estratto solo vittime, “Naturalmente dobbiamo renderci conto – ci ha raccontato – che ci saranno grossi problemi per il futuro, perché adesso stiamo ancora pensando di poter estrarre qualcuno di vivo dalle macerie ma nei prossimi giorni i problemi saranno differenti. Dobbiamo pensare al fatto che la popolazione è stremata dal freddo, dalla carenza di cibo e assistenza sanitaria”. Un’esperienza complessa che le sta facendo capire l’importanza di essere utili in un momento come questo.



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