Sei Toscana, l'ad Mairaghi: "La società torni a maggioranza pubblica"

Di Redazione | 15 Giugno 2018 alle 13:26

Sei Toscana, l'ad Mairaghi: "La società torni a maggioranza pubblica"

Bufera sul gestore dopo le dimissioni del presidente Paolini: “C’è necessità che i Comuni abbiano il controllo”

“Ho letto con attenzione le parole del sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, e devo dire che concordo con lui – spiega Marco Mairaghi, Amministratore delegato di Sei Toscana –. Premesso che Sei Toscana può operare nel rispetto della gara indipendentemente dalla composizione della sua compagine azionaria, ovvero che sia a maggioranza pubblica o a maggioranza privata, è fondamentale che la società torni saldamente nelle mani dei soci, cosiddetti pubblici, controllati dai comuni. Io ho fatto il sindaco per dieci anni – prosegue l’Ad – e so perfettamente che la raccolta dei rifiuti urbani deve essere controllata dai comuni perché quando un sindaco non è in grado di rispondere ai cittadini della gestione di un servizio così capillare che interessa ogni famiglia del suo territorio, poi tutto diventa più complicato e sicuramente non funziona. Sono convinto, da ex sindaco e da amministratore di Sei Toscana, della necessità che i Comuni controllino davvero la società. E’ questa la strada da intraprendere, non certo pensare a piccole società comunali che operano solo sul proprio territorio e che oggi non avrebbero la possibilità, in termini economici, di sopravvivere per gli investimenti richiesti e la complessità del servizio. Sarebbe un passo indietro di vent’anni mentre il resto del mondo va verso società multiservizi di un dimensionamento adeguato a fare gli investimenti necessari e ad attrarre capitali con l’ingresso in borsa. E’ un effetto della lunga crisi della finanza locale che spesso mette in seria difficoltà i nostri sindaci perfino nell’erogazione di servizi al cittadino di primaria importanza. Abbiamo davanti una grande opportunità che si verificherà nel giro di poche settimane – prosegue Mairaghi –. Entro l’estate Sei Toscana dovrà fare un nuovo aumento di capitale da 18 milioni di euro e per questo invito i soci pubblici, ossia Siena Ambiente, Csai e Aisa a lavorare insieme per recuperare la maggioranza della società di cui sono amministratore. Voglio anche sottolineare – conclude Marco Mairaghi – che il socio privato Sta con due lettere indirizzate ai soci pubblici e privati, una del giugno 2017 e una del maggio di quest’anno, si è dichiarato disponibile a contribuire a questo obiettivo. E’ nell’interesse di tutti che Sei Toscana torni nelle mani delle società controllate dai sindaci dei nostri comuni ed è, personalmente, quello che vorrei si realizzasse”.



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