Valentini: "Rigenerazione urbana, Siena esclusa dai finanziamenti. In Toscana ridono di noi"

La stoccata dell'ex sindaco alla Giunta De Mossi: "mentre col fallimento del Pinqua, Siena non si era nemmeno presentata, stavolta (per la rigenerazione urbana) avevano tirato fuori dai cassetti tutti i vecchi progetti, in gran parte ereditati dalla precedente Amministrazione e con scarso avanzamento progettuale. I progetti di Siena sono però usciti dalla graduatoria di quelli immediatamente finanziati e si spera vengano recuperati in un prossimo futuro. Nel resto della Toscana ridono di noi"

Di Redazione | 6 Gennaio 2022 alle 23:41

Valentini: "Rigenerazione urbana, Siena esclusa dai finanziamenti. In Toscana ridono di noi"

“Al momento il Comune di Siena risulta escluso dalla pioggia di finanziamenti arrivati dallo Stato per la rigenerazione urbana”. Ad affermarlo è l’ex sindaco di Siena Bruno Valentini, ora consigliere di minoranza del PD.

Continua Valentini: “Qualche mese fa ci fu già la clamorosa esclusione dal bando Pinqua, con risorse finalizzate soprattutto alla residenza pubblica, che vide premiare gli altri capoluoghi toscani con cifre dai 10 ai 40 milioni (Pistoia se ne aggiudicò 39!). Questa volta gli altri Comuni della Toscana hanno intercettato importanti finanziamenti: Grosseto ed Arezzo 5 milioni ciascuno, 15,4 a Massa, Prato 20, 3 a Livorno, 20 a Pisa (fra cui addirittura 5 per una nuova piscina), ecc. Ed anche i Comuni non capoluogo hanno ottenuto cospicui fondi. 19 milioni nella Valdelsa nord (Empoli, Certaldo, Fucecchio e Castelfiorentino), Capannori ad esempio 5 ml (fra cui la nuova Scuola di Musica e vari parchi urbani), ma anche in provincia di Siena Poggibonsi 4,7 ml per vari interventi di riqualificazione del centro storico e dei quartieri, ed a Colle val d’Elsa sono arrivati 4 milioni e mezzo per il recupero di volumetrie ed aree degradate. E Siena?” si domanda.

“Ancora una volta, nonostante la pomposa presentazione di una costosa “cabina di regia” con consulenti esterni, è rimasta al palo – dice l’ex sindaco – mentre col fallimento del Pinqua, Siena non si era nemmeno presentata, stavolta (per la rigenerazione urbana) avevano tirato fuori dai cassetti tutti i vecchi progetti, in gran parte ereditati dalla precedente Amministrazione e con scarso avanzamento progettuale. I progetti di Siena sono però usciti dalla graduatoria di quelli immediatamente finanziati e si spera vengano recuperati in un prossimo futuro – auspica – perchè è partita a livello nazionale una grossa lamentela, sostenuta anche dal Presidente di Anci (il sindaco di Bari, Antonio Decaro), per l’esclusione di parecchi Comuni del Nord. La speranza di Siena (per la quale comunque facciamo il tifo) è che si possa recuperare qualcosa, almeno nei tempi supplementari. Al momento, però, la situazione è tragicomica perchè nel momento nel quale si sta concentrando la massima quantità di finanziamenti pubblici disponibili per i Comuni italiani dal dopoguerra ad oggi, l’incapacità degli amministratori senesi non è mai stata così alta. Nel resto della Toscana ridono di noi – è la stoccata finale – ma la Giunta De Mossi sa preoccuparsi solo di quello che garantisce poltrone, incarichi ed assunzioni”.



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