Vino, Fantozzi-Veneri (Fdi): “La Regione solleciti il Governo per i ristori alle aziende vitivinicole”

Un ritardo di oltre due mesi, visto che il pagamento sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2020

Di Redazione | 11 Marzo 2021 alle 15:51

Vino, Fantozzi-Veneri (Fdi): “La Regione solleciti il Governo per i ristori alle aziende vitivinicole”

“Abbiamo raccolto le denunce che si levano dal mondo vitivinicolo e presenteremo una mozione per chiedere alla Regione toscana di sostenere gli imprenditori del settore e sollecitare il Governo, tramite l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, a liquidare i ristori per la riduzione di produzione di uve per vini Dop e Igp. Un ritardo di oltre due mesi, visto che il pagamento sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2020, che sta gravando non poco nelle casse e nell’economia delle aziende in un periodo già molto complicato” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico e rurale, e Gabriele Veneri.

“In un momento in cui si invoca rapidità d’interventi e attenzione al tessuto economico, si registra invece l’ennesimo ritardo. Si chiede il rispetto delle regole ma non si garantisce, da parte di un ente statale, certezza e serietà. Viene così disattesa una legge dello Stato a fronte di un’economia sempre più in crisi -sottolineano Fantozzi e Veneri- Aziende e produttori vanno difesi con i fatti e non solo a parole, stiamo parlando di imprenditori che hanno sempre mostrato grande senso di responsabilità e che danno lavoro a migliaia di lavoratori”.

“Il comparto del vino toscano ha registrato un calo di vendite fino al -90% nel 2020. Sono, ovviamente, in grande sofferenza le vendite dirette nelle fattorie, ristoranti, alberghi winebar. Se poi teniamo conto del fatto che le aziende vitivinicole, per il proprio business, contano anche sulle attività turistico-ricettive fonte di ricavi oggi azzerati, è chiaro che oltre alla chiusura di migliaia di aziende e alla perdita di altrettanti posti di lavoro, rischiamo anche l’abbandono e il degrado delle campagne” ricordano i Consigliere regionali.



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