Il World Tourism Event fa flop: pochissimi visitatori e il comitato critica gli organizzatori locali - L'INTERVISTA

Di Redazione | 24 Settembre 2017 alle 16:56

Il World Tourism Event fa flop: pochissimi visitatori e il comitato critica gli organizzatori locali - L'INTERVISTA

World Tourism Event, meno di mille visitatori. Cambiata la location e niente pubblicità

Era stato annunciato come la grande opportunità per il rilancio del turismo senese, si era parlato di migliaia di persone che sarebbero arrivate a Siena per un appuntamento che a Padova, lo scorso anno, aveva avuto un successo enorme, con quasi 20mila accessi in due giorni all’interno dello splendido Palazzo della Ragione di Padova.

La chiusura del World Tourism Event, il salone mondiale del turismo nei siti patrimonio dell’Umanità Unesco, a Siena è stato invece un flop: meno di mille visitatori, un tiepido risalto mediatico e la città completamente inconsapevole dell’evento in svolgimento. A Siena, nelle settimane precedenti, nessuna pubblicità all’evento, niente autobus sponsorizzati, nessuna indicazione nei parcheggi e nelle risalite, tutte cose necessarie se si vuole pubblicizzare al meglio un simile evento che Siena aveva avuto l’onore di ospitare.

Marco Citerbo, direttore del Salone, non risparmia le critiche, così come moltissimi degli espositori, che hanno pagato 4mila euro a stand (la Sicilia ne aveva quattro) e che hanno trascorso tre giorni al secondo piano del Palazzo Squarcialupi vedendo pochissime persone.

“Il nostro evento si compone di due parti abbastanza separate, una curata dagli organizzatori e l’altra affidata all’organizzazione locale – spiega. – La parte scientifica, curata dagli organizzatori, con convegni di argomenti specializzati è sempre stata molto partecipata e la parte di workshop andata molto bene nella prima giornata con duecento tra buyer e operatori toscani ma anche provenienti da altre parti d’Italia. Significativamente meno bene invece la parte di afflusso di visitatori nella parte espositiva”.

Questa, come spiega Citerbo, era la parte curata a livello locale. “La dislocazione non ha favorito l’afflusso. Era stato detto che sarebbe stata concessa la parte museale del Santa Maria della Scala ed invece è stata collocata al secondo piano del palazzo. E’ mancata anche la comunicazione in città nonostante noi avessimo comunque provveduto, per quanto concerne la nostra parte di media, a comunicare l’evento. E’ stata poco supportata a livello locale”.

Nel progetto iniziale, hanno spiegato molti degli espositori, era prevista una campagna pubblicitaria ad ampio raggio, sia agli attracchi della città che nel centro stesso, con stendardi verticali all’esterno del Santa Maria della Scala che avrebbero attirato l’attenzione dei senesi e dei turisti di passaggio, ma nulla di tutto questo è stato realizzato. Ad indicare l’evento solo un piccolo cartello esterno a Palazzo Squarcialupi ed una hostess a distribuire depliant. Nell’ingresso del Palazzo Squarcialupi la confusione della biglietteria e i banconi del bookshop nasconde completamente la piccola freccia del World Tourism Event che indica di salire ai piani superiori.

“La spiegazione che ci è stata fornita – spiega Citerbo – è che la Soprintendenza ha negato il permesso di apporre cartellonistica sminuendo quello che si era stato prospettato all’inizio che prevedeva una comunicazione ben più massiccia all’esterno del palazzo e nella città”.

Molto arrabbiati moltissimi espositori che, arrivati anche dall’estero, avevano investito sull’evento e che invece hanno criticato la disposizione, definita “confusionaria”, nelle piccole salette, senza indicazioni di un percorso che rendesse più agibile la visita del pubblico.

 

 



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