Al via la campagna di informazione della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell'Usura

Lo slogan è "Non sei solo con i tuoi problemi economici!", la Regione Toscana ha messo a disposizione un numero verde dedicato, 800.860.070 da fisso e 055.4385920 da cellulare

Di Redazione | 14 Ottobre 2022 alle 20:00

Stimolare un uso corretto del denaro e supportare chi vive situazioni di difficoltà economica e di sovraindebitamento. Sono questi gli obiettivi primari della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets, attiva dal 2004 con sede centrale a Siena, 44 centri di ascolto in Toscana e una rete di 150 volontari impegnati ogni giorno nell’assistenza e consulenza gratuita per aiutare chi non riesce ad accedere al credito bancario ordinario.

Le attività della Fondazione contano sul supporto della Regione Toscana, che ha messo a disposizione un numero verde dedicato al servizio e che oggi, venerdì 14 ottobre, ha ospitato nella Sala Pegaso la presentazione della nuova campagna di informazione della Fondazione, in arrivo su tutto il territorio toscano con lo slogan “Non sei solo con i tuoi problemi economici!”.

La campagna punta sulla promozione di un numero verde – 800.860.070 da fisso e 055.4385920 da cellulare – e del sito nonseisolo.prevenzioneusuratoscana.it, accessibile anche dal sito www.prevenzioneusuratoscana.it. Attraverso i vari canali attivati, le persone interessate potranno mettersi in contatto con i centri di ascolto presenti in tutte le province della Toscana e usufruire dei servizi gratuiti messi a disposizione dalla Fondazione.

La Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets, nata nel 2004 e riconosciuta dalla Regione Toscana, è iscritta nel Registro regionale delle persone giuridiche private e all’Albo delle Fondazioni antiusura che svolgono prevenzione dell’usura sotto il controllo diretto del MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel 2005 ha rilevato e proseguito le attività di Prevenzione Usura e di Microcredito di Solidarietà svolte dall’Arciconfraternita di Misericordia di Siena e, da allora, ha sviluppato collaborazioni con le prefetture toscane, Università ed enti locali.

Le attività. I centri di ascolto sono aperti a persone, famiglie e micro imprenditori residenti o con sede in Toscana e contano sulla presenza di personale volontario, in gran parte ex dipendenti di banca con adeguate esperienze e professionalità. La Fondazione non eroga direttamente prestiti e sussidi, ma fornisce alle banche convenzionate le garanzie necessarie per consentire alle persone interessate di accedere a forme di credito ordinario, quali prestiti rateali e mutui a condizioni agevolate per estinguere passività pregresse o fronteggiare spese necessarie e impreviste. Altri fronti che vedono impegnata la Fondazione sono la consulenza nella riorganizzazione dei bilanci di famiglie e microimprese e il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Quest’ultima attività passa dal coinvolgimento delle famiglie delle persone ludopatiche e dalla collaborazione con la Regione Toscana e l’Università degli Studi di Siena per formare sempre di più anche il mondo del volontariato su questo ambito. Forme di assistenza sono rivolte, infine, ai cosiddetti “debitori incapienti” che non riescono a soddisfare i propri creditori, puntando su una maggiore conoscenza della legge 3/2012 sull’esdebitamento. Quest’ultima, in particolare, disciplina i procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento da parte di soggetti privati e aziende agricole.

I fondi della Fondazione. La Fondazione dispone di un Fondo Speciale Antiusura messo a disposizione dal MEF utilizzabile solo per il rilascio di garanzie alle banche convenzionate, pari a circa 19 milioni di euro al 31 agosto 2022, e di un Fondo costituito dalla Regione Toscana per il rilascio di garanzie integrative per mutui ipotecari, pari a 1,5 milioni di euro. La Fondazione è un’eccellenza in campo nazionale, tanto che i finanziamenti erogati dalle banche – concessi sulla base delle garanzie messe a disposizione della Fondazione attraverso il Fondo Speciale Antiusura del MEF – rappresentano il 24 per cento di quelli concessi su tutto il territorio nazionale.

L’importo delle garanzie alle banche convenzionate a favore degli utenti prevede la concessione di un finanziamento con importo massimo di 30mila euro, sotto forma di prestito con rimborso massimo in 5 anni, e di 200 mila euro sotto forma di mutuo assistito da ipoteca, anche non di primo grado e con rientro massimo in 20 anni.

 

La Fondazione in cifre, dal 2004 al 31 agosto 2022. Dalla sua costituzione, la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura ha registrato 27.206 colloqui e 4.267 finanziamenti istruiti, di cui 2.396 sono stati accolti dalle banche convenzionate per un importo complessivo pari a circa 118 milioni di euro: 1.283 sono i prestiti rateali stanziati dalle banche, per circa 18,6 milioni di euro; 1.113, per circa 99,4 milioni di euro, sono i finanziamenti sotto forma di mutui ipotecari destinati a mantenere l’abitazione principale.

Chi e perchè si rivolge alla Fondazione. Guardando ai dati più recenti, i motivi che hanno portato soggetti in difficoltà economica a chiedere l’aiuto della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura sono: lo stato di crisi dell’azienda (32%), seguito da sovraindebitamento per uso non corretto del denaro (27%), malattia propria o di familiari (12%), perdita o sospensione del posto di lavoro (10%), razionamento del credito da parte di intermediari finanziari (7%), separazione o divorzio (5%), difficoltà di accesso al credito (5%) e gioco d’azzardo (3%). Le persone che si rivolgono alla Fondazione sono soprattutto nella fascia di età 56 – 60 anni (22%) e over 65 (18%), seguiti dalle fasce più giovani.

Per maggiori informazioni e per contattare la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura, è possibile chiamare il numero verde della Regione Toscana, 800.860.070 da fisso e 055.4385920 da cellulare; il numero della sede centrale, 0577.222516, scrivere all’indirizzo mail prevusura@gmail.com e visitare il sito www.nonseisolo.prevenzioneusuratoscana.it, accessibile anche dal sito www.prevenzioneusuratoscana.it. I numeri messi a disposizione dalla Regione Toscana sono attivi il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle 13.30, e il martedì e giovedì, dalle ore 9 alle 16.30.

 

“Da 18 anni – afferma Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana – la Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura Ets svolge un’azione meritoria a fianco di quelle persone che, per situazioni di forte indebitamento, rischiano di cadere nelle mani di profittatori e usurai entrando in un vortice senza fine. La Regione Toscana sostiene questa azione che, in questa fase, è ancora più importante: le conseguenze della pandemia, la crisi energetica, l’inflazione in crescita sono, infatti, condizioni che alimentano il rischio di sovraindebitamento. È quindi necessario che chi si trovi in condizioni-limite possa avere il necessario supporto. La Fondazione, con la sua rete diffusa nel territorio, può rappresentare un appiglio competente e sicuro per singoli, famiglie e microimprese”.

Usura fra pandemia, guerra e ‘nuovi poveri’. “L’usura – afferma Lelio Grossi, presidente della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets – vede come causa principale il sovraindebitamento, un fenomeno destinato ad aumentare a causa delle conseguenze della pandemia, degli aumenti dei costi energetici e di un momento storico sempre più difficile dal punto di vista economico e sociale. Con il sovraindebitamento crescono anche i ‘nuovi poveri’, famiglie colpite da perdite del lavoro, cassa integrazione, cessazione dell’attività o altri motivi che portano le persone, e le micro imprese a non poter più fronteggiare impegni economici e finanziari assunti in passato in maniera attenta e responsabile”. “Questi – aggiunge Grossi – sono gli utenti che si rivolgono maggiormente ai nostri centri di ascolto: famiglie che si impegnano per trovare possibili soluzioni, mentre diverse famiglie in difficoltà temporeggiano ad affrontare i loro problemi sperando di ottenere contributi o sospensioni di pagamenti in scadenza senza valutare il rischio di aggravare la loro situazione fino al punto di cadere nelle mani di profittatori e usurai. Mi rivolgo a queste persone, per dire loro di contattare i nostri centri di ascolto, dove troveranno persone disponibili e professionalmente preparate che possono aiutarli concretamente senza alcuna richiesta, spesa o commissione per il nostro intervento”.



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