"B.A.D": Zatarra allo specchio con un occhio al passato e uno al futuro

Il nuovo lavoro dell’artista senese unisce le produzioni del passato e segna novità nel percorso musicale

Di Redazione | 6 Giugno 2021 alle 15:12

"B.A.D": Zatarra allo specchio con un occhio al passato e uno al futuro

Si chiama Bambino Ad Libitum Deluxe Edition, in 3 lettere B.A.D., ed è l’ultima creazione dell’artista senese Zatarra. Un viaggio alla riscoperta degli ultimi due dischi del 2015 e 2018, ma anche un modo per lanciare inediti e novità. Quello di Zatarra è lungo percorso nel mondo del Rap, dell’Hip Hop, ma anche nella musica e nel sociale, immerso negli intrecci della vita e attento ai bisogni dei ragazzi di oggi, sempre più disorientati da una realtà difficile condizionata da una crisi economica, pandemica, ma soprattutto di valori.

B.A.D. non è solo l’unione delle iniziali degli ultimi lavori, “Bambino”, “Ad libitum” in veste “Deluxe Edition” ma la volontà di lanciare un messaggio: perché dobbiamo continuare a fare qualcosa solo per forma o per rispettare un “cliché”, trascurando ciò che realmente ci appartiene e ci fa stare bene? Un interrogativo che in molti spesso si pongono, ma che non sempre ha una risposta. Alla base c’è proprio un aspetto sociale della musica, una forte
presa di posizione a favore dei più deboli e degli emarginati, gli “ultimi” che hanno bisogno di avere una voce.

“L’onore di avere un microfono in mano e orecchie a disposizione non è da trascurare, è una grande responsabilità, soprattutto nei confronti dei più giovani che ascoltano. Dar voce a chi non ce l’l’ha è il minimo che un artista, con un minimo di etica, possa fare” dichiara Zatarra. E’ proprio con la musica che l’artista, in continua evoluzione ormai da un paio di decenni, cerca di dare queste risposte. E a chi chiede “perché” fa tutto questo, lui risponde con l’ultimo ritornello del singolo inedito, “Lo faccio perchè”: “[…] non è nient’nient’altro che me”.

Il video è disponibile sul Canale Youtube ufficiale all’indirizzo:
https://youtu.be/l5IhOMkWOPE Ormai quasi del tutto abbandonato il campionamento a favore di un uso sempre maggiore degli strumenti musicali suonati come la chitarra, il basso, l’armonica, gli inediti in questo nuovo lavoro incuriosiscono in ottica futura. Perché Kareem Abdul Jabbar nel retro cover? Perché questi nuovi orizzonti musicali che ritornano dopo gli albori?

Nei 33 pezzi di “B.A.D.” gli inediti sono sei, oltre a remix di canzoni edite da “Ad Libitum” come “#italiano”, col featuring del rapper (e ormai scrittore) storico romano Amir, rispolverato dal ventenne beatmaker empolese Jamar Kleen, o “Old School” featuring Dj Djel e Boss One (rispettivamente dj della Fonky Family e mc del 3eme Oeil,
entrambi esponenti storici della scena marsigliese) e Esa, pioniere del rap italiano, autore del suddetto remix. Da “Bambino” sono da segnalare i singoli “Di tutti”, con il featuring del duo palestinese al femminile, le Dmar, e “B-Blio”, il cui video fu girato alla Biblioteca degli Intronati di Siena, presenti entrambi in versione rimasterizzata. Proprio per rendere più interattivo possibile la “raccolta” di brani, Zatarra ha inserito anche due strumentali,
alle ultime due tracce della tracklist, per far si che i ragazzi provino a cantarci “ognuno come vuole e parlando di ciò che vuole” dichiara.

“Io quando ho iniziato ero costretto a duplicare le intro di dieci-dodici secondi delle canzoni, dove non c’erano voci, dalle prime cassette rap dei Run Dmc o dei Public Enemy disponibili, con lo stereo double deck, creando un loop artigianale in cassetta per poter provare a rappare. Gli anni sono passati, le mode anche, ma aiutare i più giovani non passerà mai di moda per quelli come me” conclude Zatarra.



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