Le istituzioni ancora al fianco dei 299 lavoratori di Beko. Di fronte ai cancelli dello stabilimento di viale Toselli hanno voluto portare il loro sostegno alla vertenza il Rettore dell’Università di Siena e la presidente della Provincia. Non solo per ribadire vicinanza, ma per cercare di offrire, per quanto di competenza, professionalità utili alla risoluzione di una situazione sempre più complessa.
“E’ una vertenza complicata, alla quale noi vogliamo manifestare la nostra vicinanza e solidarietà – ha detto Roberto Di Pietra -. Perché è una vertenza che riguarda questa città, che riguarda tante persone, le loro famiglie e che riguarda anche la presenza di un sito produttivo industriale, storico. In questa città ci vivo da così tanto tempo da ricordarmi che prima di Whirpool c’era la Philips e quindi mi sembra opportuno che anche le istituzioni siano vicine e se possibile diano un contributo. Nel nostro caso il contributo, visto che siamo l’università, non può che essere un contributo di competenze, di professionalità che mettiamo al servizio di un possibile tavolo interistituzionale”.
“Credo che sia l’ora di smetterla di parlare dell’immobile che è soltanto un alibi – ha sottolineato Agnese Carletti -. Noi in quel tavolo ci vogliamo essere, vogliamo che l’azienda e il Governo si prendano degli impegni per il sito di Siena. Questo sito deve continuare a lavorare con o senza Beko, quindi non deve chiudere la produzione finché non si sarà assunto il dovere di trovare un altro soggetto industriale che venga su questo sito. Il territorio è ovviamente a disposizione per facilitare questo processo con tutto quello che può, ma il territorio può dare risposte a fronte di un progetto industriale che Governo e azienda devono assolutamente portarci nel rispetto della storia del territorio e di 300 famiglie di lavoratori e lavoratrici che non possono essere presi in giro o sacrificati”.