“La fase iniziale del Biotecnopolo è chiusa, ora serve concretezza e risorse stabili”. È questo l’appello della consigliera regionale toscana Anna Paris (PD), che ha depositato una mozione per chiedere alla Regione Toscana di farsi parte attiva presso il Governo nazionale al fine di garantire finanziamenti pubblici certi e duraturi per il futuro del Biotecnopolo di Siena.
“Si parla di importanti assunzioni e di un piano che entro il 2027 dovrebbe vedere attivi circa 150 ricercatori – ha spiegato la consigliera – ma i primi risultati concreti della ricerca arriveranno solo da quella data in poi. Eppure le risorse del PNRR e del fondo complementare, pari a 340 milioni di euro, si esauriscono nel 2026. Di questi, solo 200 milioni sono realmente spendibili per l’attività ordinaria, e non bastano. Abbiamo le competenze, i progetti, le professionalità. A Siena c’è un ecosistema favorevole e una forte tradizione nel settore. Ma per trasformare il Biotecnopolo in una struttura stabile, autorevole e attrattiva, servono investimenti pubblici solidi e duraturi. Lo dobbiamo alla città, al territorio e al Paese”.
Nel suo intervento, Anna Paris ha anche puntato il dito contro i ritardi accumulati a livello nazionale, a partire dalla lunga attesa per la modifica dello statuto della Fondazione: “Il Governo ha perso due anni per sistemare un aspetto burocratico – ha dichiarato – ora è il momento di recuperare il tempo perso. Il 2026 è dietro l’angolo, e senza risorse certe rischiamo di disperdere un patrimonio scientifico e umano che può fare di Siena un punto di riferimento europeo nella ricerca biotecnologica”.
Il Biotecnopolo si propone come hub nazionale per la ricerca su vaccini, antibiotico-resistenza, pandemie e biotecnologie avanzate. Proprio in questi ambiti, la consigliera Paris sottolinea il potenziale attrattivo che la struttura può vantare nel mondo: “Si parla di riportare in Italia personalità scientifiche di fama internazionale, ma per farlo servono risorse adeguate e un sistema fiscale competitivo, che oggi non c’è. Un ricercatore statunitense, ad esempio, ha aspettative economiche ben diverse da quelle che possiamo offrire con i fondi attuali”.
La mozione sarà discussa nelle prossime sedute del Consiglio regionale. L’auspicio è che anche altre forze politiche si uniscano a questa richiesta per garantire al Biotecnopolo un futuro all’altezza delle aspettative.