Disagi Piccolomini, Potere al Popolo: "Inverno è arrivato, una scuola calda e sicura no"

"L'emergenza Covid ha messo bene in luce il risultato di decenni di tagli alla scuola pubblica. Serve invece al più presto un cambio di rotta e anche le amministrazioni locali devono fare la loro parte"

Di Redazione | 20 Gennaio 2021 alle 8:01

Disagi Piccolomini, Potere al Popolo: "Inverno è arrivato, una scuola calda e sicura no"
Gli studenti e i genitori del Liceo Piccolomini denunciano disagi e disorganizzazione e chiedono aule calde e una didattica maggiormente funzionale. Potere al Popolo Siena e provincia prende posizione:
“I problemi sollevati riguardano la sede distaccata di Montarioso, senza riscaldamento, mal collegata con il resto della città e poco sicura, ma i problemi sono comuni a tanti studenti e studentesse del nostro territorio che sono costretti a convivere con strutture inadeguate e trasporti insufficienti – recita la nota – L’emergenza Covid ha messo bene in luce il risultato di decenni di tagli alla scuola pubblica e di abbandono di qualsiasi visione programmatica sui giovani. Serve invece al più presto un cambio di rotta e anche le amministrazioni locali devono fare la loro parte, senza scaricare sempre le responsabilità altrove. Serve il potenziamento strutturale del trasporto pubblico in orario scolastico, investimenti significativi sulle strutture scolastiche e l’assunzione di personale tecnico-amministrativo e di docenti. Nell’immediato serve la messa in campo di tutte le risorse possibili per un piano di reale controllo e contenimento del virus, per poter garantire la didattica in presenza in modo sicuro e stabile” prosegue Pap.
“Questa inversione di rotta deve passare anche per una apertura al dialogo da parte delle istituzioni scolastiche (che nel caso del Liceo Piccolomini sembra mancare) – ancora Potere al Popolo – Potere al Popolo è dalla parte degli studenti e del comitato dei genitori che hanno portato avanti le richieste di una scuola sicura, inclusiva, costruita sulle esigenze dei giovani che rappresentano il nostro futuro!”.


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