Distrae da azienda fallita 120mila euro destinati ai creditori e ci acquista auto sportiva: amministratore nei guai

Le provviste finanziarie sottratte a una società senese passavano ad un'altra ditta: scattano il maxi sequestro da parte della Guardia di Finanza e una misura interdittiva

Di Redazione | 28 Settembre 2020 alle 9:14

Distrae da azienda fallita 120mila euro destinati ai creditori e ci acquista auto sportiva: amministratore nei guai

Distrae 120mila euro dai conti dell’azienda, una società ormai fallita di Siena nel campo della lavorazione e del commercio di carni, sottraendoli ai creditori ai quali spettavano.

Finisce nei guai un amministratore di azienda, nei confronti del quale i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siena hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Siena.

Come ricostruito dalle Fiamme Gialle, le provviste finanziarie erano state trasferite ad un’altra società amministrata sempre dal medesimo soggetto, il quale effettuava dei bonifici dai conti dell’una, ai conti dell’altra, con causali poco attinenti all’attività esercitate, perlopiù consulenze amministrative.

Dal successivo esame dei rapporti di conto corrente è stato poi rilevato che le residue provviste ricevute dalla fallita erano state, nell’immediatezza, trasferite sui conti correnti personali dell’amministratore, il quale ha utilizzato quei soldi per finalità del tutto personali e tra l’altro, per l’acquisto di un’autovettura sportiva.

La complessa attività d’indagine ha consentito di individuare distrazioni per oltre 121.800 euro.
L’imprenditore si è reso quindi responsabile del reato di bancarotta fraudolenta per aver distratto, dall’attivo patrimoniale, provviste finanziarie nel momento in cui la società era inattiva ed in stato di insolvenza, pregiudicando il possibile soddisfacimento dei creditori.

Il Tribunale Ordinario di Siena, accogliendo le proposte del Pubblico Ministero, fondate sulleindagini di polizia giudiziaria eseguite dai finanzieri, ha disposto il sequestro preventivo della somma di 121.800,00 Euro nella disponibilità del soggetto amministratore, dei beni mobili o immobili che costituivano il diretto reimpiego di tale somma.

L’Autorità Giudiziaria al fine di prevenire eventuali reiterazioni delle violazioni, ha peraltro adottando “la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata di tre mesi”.



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