Festa della Municipale, appello del comandante Rinaldi al Prefetto

Di Redazione | 13 Febbraio 2018 alle 11:22

Festa della Municipale, appello del comandante Rinaldi al Prefetto

“Ci sentiamo un corpo di Polizia ma abbiamo orari da impiegati”

Stamani in Palazzo Pubblico si  è tenuta la festa del Corpo di Polizia Municipale per il 169° anniversario della fondazione. Un appuntamento molto sentito e partecipato dove si è fatto il punto della situazione sul lavoro fatto finora e  sugli intendimenti futuri. Nel suo discorso il comandante Cesare Rinaldi ha voluto lanciare un importante e accorato appello al Prefetto sul futuro del corpo di polizia: “Ci sentiamo un corpo di Polizia – ha detto – ma abbiamo orari da impiegati, siamo legati a regole che non si confanno col nostro lavoro. Serve modificare il regolamento del Corpo della Polizia Municipale. Servono numeri maggiori e strumenti congrui. Noi assicuriamo il nostro impegno costante ma serve il sostegno del Prefetto per fare in modo che i numeri bastino per le richieste della città. Sarà un cambiamento graduale che coinvolgerà i neoassunti”

“Il 2017 è stato un anno impegnativo quanto ricco di risultati e di soddisfazioni – ha continuato – durante il quale abbiamo gettato le basi per un percorso di ricompattamento e di rilancio del Corpo. Ho lavorato su più fronti, riorganizzando alcuni Servizi e chiamando gli altri Ufficiali a rimettersi in gioco su terreni da costruire insieme. Ho intessuto un dialogo frequente con i rappresentanti sindacali, attivando un confronto ogni volta che c’è stato da assumere decisioni incisive sul servizio”

Facendo riferimento alle opportunità concesse dalle nuove tecnologie, Rinaldi ha ricordato che “la sfida più importante è stata l’installazione del sistema di videosorveglianza che, a oggi, conta oltre 100 telecamere, con le quali è stato rafforzato il sistema per la sicurezza urbana, collaborando in sinergia con le altre Forze dell’Ordine”

“Posizionati – ha proseguito – due misuratori di velocità, completando la programmazione del precedente Comandante, e grazie alle capacità interne al Corpo, senza spese extra, tutti gli smartphone di servizio sono stati dotati di nuove applicazioni, in modo da permettere una capacità di azione più immediata. A breve saranno attivati ulteriori controlli per il rispetto del rosso semaforico e predisposto un nuovo varco per il controllo dell’accesso a Porta Pispini”.

Un’attività variegata e complessa quella del Corpo di Polizia Municipale e, come ha evidenziato Rinaldi, “non c’è lavoro più bello perché siamo sempre in prima linea per la nostra città e la nostra comunità. Non c’è orgoglio più grande di questo, lo stesso che ci vede impegnati durante il Palio, che rappresenta l’apice di un impegno quotidiano, la metafora di un gruppo di persone, non singoli individui, ma parte di un tutto. Un Corpo che è locale: è nostro, di questa città, della quale conosciamo storia, tradizioni e gran parte dei suoi abitanti. Siamo Polizia Municipale. Polizia della città”.

Il sindaco, dopo aver ringraziato il Comandante Cesare Rinaldi per l’autorevolezza, la serietà e la competenza con le quali ha ricoperto il suo ruolo, ha ringraziato, a nome di tutta l’Amministrazione, il personale impegnato a garantire il rispetto dei diritti individuali e collettivi, le regole della convivenza civile, delle norme e della sicurezza urbana. Un lavoro straordinario, come lo ha definito il primo cittadino, universalmente riconosciuto, e che si riflette nel profondo rispetto che i senesi nutrono per gli agenti del Corpo, primo interlocutore per ogni cittadino in caso di necessità, e ambasciatore del Comune sul territorio. Le numerose e diversificate attività che caratterizzano l’operato degli agenti di Polizia Municipale, assieme alla richiesta di una loro sempre maggiore presenza nelle strade, richiede un potenziamento dell’organico per quale l’Ente si è già mosso. E’ di questi giorni l’uscita di due bandi di mobilità per un nuovo ufficiale e tre agenti, a breve anche la selezione per altri cinque a tempo determinato.

Il sindaco, affrontando il tema della sicurezza, ricordando che i dati che riguardano Siena non sono negativi quanto alcuni amano sostenere, ha evidenziato l’importanza di una piena collaborazione tra tutte le istituzioni dello Stato e tra le diverse Forze dell’Ordine; rapporti istituzionali e personali che in questi anni sono stati costruiti all’insegna della fiducia, della condivisone di risorse e obiettivi.

Ai ringraziamenti del sindaco si sono uniti quelli dell’assessore alla Polizia Municipale che, dopo un breve excursus storico, ha fatto notare come dopo 169 anni il ruolo della Polizia Municipale nelle sue ragioni di fondo non sia molto cambiato, perché risponde ancora alle esigenze della comunità. Lo stesso termine “Polizia Municipale” era usato allora come oggi, per distinguere un corpo di Polizia locale, al servizio del cittadino, il più vicino al cittadino, come l’istituzione Comune è la più vicina presenza territoriale, quella alla quale ci si rivolge per i problemi della vita quotidiana. Oggi i vigili, ha ricordato l’assessore, non si chiamano più “guardie”, ma “istruttori” di polizia municipale e hanno una professionalità specifica che richiede una molteplicità di conoscenze giuridiche e sociali. Attualmente, ha proseguito, è necessario tutelare un grande tema: quello della salute, con la difesa del pedone e la sicurezza stradale. Non si deve pensare solo a far scorrere le auto, ma a proteggere gli utenti deboli della strada, nonché privilegiare il trasporto pubblico rispetto a quello privato. Esigenze abbastanza nuove per la nostra mentalità, che i vigili urbani devono, per primi, trasmettere ai cittadini, perché sono i più informati su quello che è il bene per la comunità locale.

Oltre al resoconto sul numero delle operazioni concluse  si è parlato della necessità degli autovelox, che viene definita una “scommessa impopolare” e della domanda sempre più pressante dei cittadini in termini di maggiore sicurezza sulle strade, con il comandante Cesare Rinaldi che ha annunciato un progetto migliorativo già presentato e al vaglio del Prefetto Armando Gradone. “Sappiamo che sono strumenti invisi ai guidatori – ha detto – ma non li mettiamo a caso, ma in base agli indici di incidentalità e secondo formule e regole ben precise”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna della medaglia d’oro, a riconoscimento del servizio prestato nel Corpo, alla madre di Simone Burgassi, prematuramente scomparso.



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