Guardia di Finanza, ancora lavoro domestico in nero

Di Redazione | 6 Dicembre 2019 alle 9:39

Guardia di Finanza, ancora lavoro domestico in nero

Badante non dichiara oltre 53 mila euro.

Altro colpo messo a segno dai finanzieri del Comando Provinciale di Siena. 

Questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle senesi è stata una badante, di origini bulgare residente nel capoluogo, che dal 2014 al 2017 non ha mai presentato la prevista dichiarazione dei redditi, arrivando a percepire compensi totalmente “in nero” per oltre 53.000 euro.

Il lavoro di colf e badanti, o più in generale il lavoro “domestico”, è un’attività per la quale la richiesta è in continua crescita, così come l’importanza sociale che gli viene riconosciuta. Non a caso, infatti, tali lavoratori assumono oramai la veste di veri e propri ammortizzatori sociali che sostengono le famiglie nella gestione delle incombenze domestiche e nella cura degli anziani. Non per questo, però, viene meno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi quando, come nel caso di specie, gli introiti superano la soglia di esenzione.

Anche in questo caso, oltre la diuturna presenza dei militari sul territorio per garantirne il controllo economico, determinanti sono stati gli accertamenti effettuati mediante le banche dati un uso al Corpo e gli incroci con le informazioni acquisite presso l’Ufficio Provinciale dell’INPS, che hanno consentito di quantificare l’ammontare dei redditi di lavoro dipendente non dichiarati.

Tutte le imposte evase sono state prontamente segnalate alla competente Agenzia delle Entrate per le conseguenti procedure sanzionatorie e di recupero.

Andrea Mari



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