Guardia di Finanza, scoperto un altro distributore irregolare

Di Redazione | 15 Novembre 2019 alle 9:24

Guardia di Finanza, scoperto un altro distributore irregolare

Irregolare tenuta delle scritture contabili obbligatorie per un distributore della Val di Merse

Nei giorni scorsi il Comando Provinciale di Siena della Guardia di Finanza ha dato attuazione ad una serie di interventi finalizzati a prevenire e reprimere le irregolarità nel settore della distribuzione stradale di carburanti ed in materia di circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa.

Le attività, eseguite nell’ambito dell’ordinaria attività d’istituto e di controllo economico del territorio, sono state finalizzate a verificare la regolarità nell’effettivo quantitativo erogato dalle colonnine di distribuzione del carburante, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo, il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati.

In particolare, nel corso di un’ispezione presso un distributore di carburante della Val di Merse, sono stati prelevati campioni di prodotto petrolifero (benzina s.spb e gasolio) successivamente analizzati dal Laboratorio chimico compartimentale delle Dogane e dei Monopoli di Livorno, con lo scopo di conoscere la composizione chimica del carburante ai fini della classificazione doganale, oltre ad eventuali miscelazioni con prodotti petroliferi agevolati. Sono state altresì confrontate le giacenze contabili risultanti dai registri cartacei con quelle effettive dei prodotti petroliferi stoccati nell’impianto al momento dell’accesso, quest’ultime calcolate con l’ausilio dell’asta metrica tramite la misurazione dell’altezza  del prodotto contenuto in ogni singolo serbatoio e, mediante  il tradizionale strumento del “Doppio decalitro”, il corretto funzionamento delle singole colonnine di erogazione.

L’ispezione ha consentito di rilevare, oltre alla irregolare tenuta delle scritture contabili obbligatorie, deficienze sia di benzina che di gasolio che hanno superato, in entrambe le tipologie, i previsti limiti di tolleranza. Prontamente sanzionato il gestore dell’impianto.



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