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La senese Arianna Biliorsi riceve il premio Leonardo per la sua tesi brillante e la sua passione per la moda
L'iniziativa che premia i giovani e le tesi più brillanti sul tema del Made in Italy e dell'eccellenza italiana in diversi settori, come la moda
Di Simona Sassetti | 16 Aprile 2025 alle 12:31

“Oggi, in un modo che ancora mi sembra surreale, posso finalmente condividere con voi una notizia che mai avrei immaginato: alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministri Urso e Tajani sono stata insignita del prestigioso premio Leonardo che da oltre 30 anni viene a assegnato a grandi imprenditori italiani, come Ferrero e Lavazza, e agli 8 migliori studenti che in diverse discipline hanno redatto tesi di laurea meritevoli. Io ho ricevuto il premio Premio “Alfredo Canessa” Centro di Firenze per la Moda Italiana per la mia tesi “Fashion and Social Media in Synergy: Insights into Brand Communication through Case Studies”. Lo ha annunciato direttamente Arianna Biliorsi, sui propri profili social (seguitissimi). Il premio è conferito ai giovani e alle tesi più brillanti sul tema del Made in Italy e dell’eccellenza italiana in diversi settori, nel suo caso la moda.
“Un lavoro che racchiude tutto il mio percorso tra moda e social – afferma – , il filo conduttore di quello che ho costruito e imparato negli ultimi anni attraverso la mia esperienza online. Grazie anche alla testimonianza di Lisa Ricci per Subdued e alle incredibili storie di imprenditoria italiana e digitale femminile di Martina Strazzer per Amabili a Camilla Clemente per A-MORE, Giorgia Accolla e Francesca Ammaturo per Label Rose. E grazie anche alla mia relatrice Flavia Piancazzo che giovanissima( ha pochi anni più di me) ha creduto e supportato la mia ricerca con la grande professionalità e competenza che la contraddistingue. Non sono mai stata la prima della classe, anzi ero quella che guardava fuori dalla finestra convinta che là fuori ci fosse qualcosa di più stimolante per me. Amavo la moda, ma non sapevo ancora come darle una forma concreta finché non ho scoperto i social. È lì che ho trovato il coraggio di raccontare la mia passione, nonostante la paura del giudizio. Ho scelto poi di studiare moda consapevole dei rischi e delle incertezze lavorative, ma ci credevo troppo per tirarmi indietro”.
“Da poco ho fatto un altro passo importante: sto per aprire MILLE, il mio negozio di abbigliamento online. Spero davvero che questo riconoscimento contribuisca a dare valore al mondo del digitale e a quello della moda, due universi spesso sottovalutati. Insieme possono generare qualcosa di incredibilmente potente, innovativo e reale. Perché dietro un contenuto, un progetto, un “personaggio” o un brand nato online non ci sono solo immagini patinate: c’è ricerca, creatività, strategia, intuizione. C’è il lavoro di una generazione che ha imparato a raccontarsi attraverso nuovi linguaggi, trasformando passioni in professioni, idee in imprese. Eppure, troppo spesso tutto questo viene liquidato come qualcosa di superficiale. Io invece credo e ho sempre creduto che meriti rispetto, attenzione e spazio. Grazie ai miei genitori che mi hanno lasciato libera di essere quella che sono – si legge sul suo profilo – Grazie agli amici del Drago, la mia contrada, che sin dagli inizi della mia avventura sui social mi sono stati accanto senza mai giudicarmi come si fa in una vera famiglia. Un luogo dove non ho mai dovuto spiegare chi ero o cosa facevo per essere accolta. Dove ho trovato sostegno sincero, nonostante tutto sembrasse diverso da ciò che è “tradizione”. Lì ho imparato che appartenenza non vuol dire somiglianza, ma libertà di essere sé stessi, insieme. Grazie ovviamente a chi mi è stato vicino nella “vita vera”, ma un grazie lo devo anche a chi mi segue sui social che con un like, un commento o un messaggio mi hanno sempre dato sicurezza quando ne avevo più bisogno, anche quando non mi seguiva nessuno. Non avrò milioni di follower, ma ho sempre avuto la certezza di poter condividere la mia passione con chi la capiva davvero senza mai sentirmi giudicata. E questo, credetemi, ha fatto tutta la differenza. A volte la vita è straordinaria quando si decide di uscire dalle righe”.
Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo
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