Legge di bilancio, parla Fabio Berti, l'esperto dell'Università di Siena

"Non vedo nella legge indicazioni per risolvere le criticità del Paese: disuguaglianze, precariato, emergenza giovani"

Di Redazione | 27 Dicembre 2022 alle 16:00

Rush finale per la legge di bilancio nazionale in Parlamento. Dopo una serie di interruzioni e sedute sospese, venerdì il Governo ha ottenuto l’ok dalla Camera dei Deputati con 197 sì. I tempi sono strettissimi perché il testo venga votato anche in Senato per l’approvazione finale che dovrà avvenire entro il 31 Dicembre altrimenti si attiverà il cosiddetto esercizio provvisorio. Una Finanziaria aspramente criticata dalle opposizioni che non trova il favore neanche del Professore di Sociologia Fabio Berti dell’Università di Siena che la giudica poco attenta alle questioni sempre più radicate delle disuguaglianze sociali e del precariato giovanile.

“Nel nostro paese uno dei grossi problemi, di cui poco si parla, è il problema delle disuguaglianze, sociali ed economiche, che colpiscono quasi sempre le fasce più deboli, tra cui ci sono anche i giovani. Mi sembra che non ci siano misure indirizzate a risolvere queste disuguaglianze. Non dimentichiamoci che nel nostro paese sta aumentando la povertà assoluta, con ritmi incalzanti, ormai dal 2008-09 e coinvolge ora quasi il 10% della popolazione”.

Una delle novità riguarda anche il reddito di cittadinanza, già dal 2023 lo perderanno tutti coloro che rifiuteranno una qualsiasi offerta di lavoro, anche considerata non “congrua”. Una decisione molto stringente per un sussidio che, soprattutto negli ultimi anni legati alla pandemia, ha evitato che circa un milione di persone sprofondasse nella povertà (dati ISTAT).

“Tutti gli studiosi di welfare hanno messo in evidenza, nel tempo, quali fossero i limiti del reddito di cittadinanza, ma quando una misura ha dei limiti, si aggiusta, non è che si abolisce. Abolire il reddito di cittadinanza potrebbe portare, già alla fine del 2023, a problemi di conflitto sociale che poi richiederanno di nuovo un intervento emergenziale”.

 



Articoli correlati