Mps, approvato l'aumento di capitale per l'offerta pubblica di scambio su Mediobanca

L’offerta pubblica di scambio potrebbe avere inizio tra il 7 e il 14 luglio e potrebbe essere chiusa ad agosto, o essere protratta fino a metà settembre

Di Redazione | 26 Giugno 2025 alle 23:38

Mps, approvato l'aumento di capitale per l'offerta pubblica di scambio su Mediobanca

Dopo il via libera della Banca Centrale Europea, il Cda di Monte dei Paschi di Siena ha deliberato oggi l’aumento del capitale sociale in esecuzione della delega dell’assemblea straordinaria, per l’operazione pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca. La delibera dell’aumento di capitale è stata approvata dal Cda presieduto da Nicola Maione al termine di una riunione che si è conclusa a tarda sera, per complessivi 13.194.910.000 di euro, oltre sovrapprezzo, con emissione di 2.230.000.000 azioni ordinarie.

E’ stato poi di fatto chiuso il prospetto informativo da inviare alla Consob che avrà 5 giorni per approvarlo. A quel punto, con le date di inizio e di fine dell’offerta, il documento, che dovrebbe essere varato a metà della prossima settimana, finirà sul tavolo del board di Mediobanca. Il cda entro 5 giorni di Borsa aperta si riunirà per diffondere il comunicato dell’emittente. L’offerta pubblica di scambio potrebbe avere inizio tra il 7 e il 14 luglio e potrebbe essere chiusa ad agosto, o essere protratta fino a metà settembre. C’è in ogni caso ancora da capire chi aderirà.

Dati per scontati i conferimenti dei corposi pacchetti di Delfin (19,8%) e del gruppo Caltagirone (9,9%), soci anche di Siena, e delle Casse di previdenza (5%), non è chiaro se gli azionisti che erano orientati ad astenersi all’assemblea di Mediobanca su Banca Generali, come i Benetton (2%), consegneranno le loro azioni in cambio di quelle del Monte dei Paschi. D’altro canto, secondo indiscrezioni che non vengono commentate, Mediolanum, che fa capo non solo alla famiglia Doris ma anche ai Berlusconi, potrebbe togliersi d’impaccio sfilandosi dalla partita con la vendita della partecipazione in Mediobanca. L’addio del gruppo e della Finprog, la holding dei Doris, entrambe presenti nel patto di consultazione con oltre il 4,4%, farebbe mancare un appoggio all’a.d Alberto Nagel. Il banchiere in ogni caso è pronto a presentare venerdì mattina gli obiettivi di crescita al 2028, spostati in avanti di due anni rispetto ai target del piano al 2026 per allinearsi all’orizzonte temporale del piano di Mps e rendere più agevole un confronto fra le due opzioni.



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