Palio di Siena, Scompiglio: "Il fantino è un lavoro che impegna mente e corpo e che ti fa sacrificare anche gli affetti"

"In questo lavoro sono più i momenti brutti e faticosi di quelli belli, devi avere forza di volontà e andare avanti”

Di Redazione | 22 Giugno 2025 alle 12:00

“Non siamo affatto bionici, siamo umani”. Jonatan Bartoletti parla del dolore fisico e interiore che prova come professionista. Scompiglio è stato l’ospite della puntata di ieri di “Una vita da fantino“, il format condotto da Viola Carignani che va in onda ogni sera alle 22 su Siena Tv.

“Ci sono momenti in cui devi tirare la corda e altre in cui devi allentare, per me la preparazione atletica è sempre stata importante non solo come fisicamente ma anche a livello mentale”.
Il pubblico senese è feroce nelle critiche, si soffre? “Certo, ci soffri, ci ripensi, ti scoraggi e riparti. Perché in questo lavoro sono più i momenti brutti e faticosi di quelli belli, devi avere forza di volontà e andare avanti”.

La testa fa sempre la differenza?
“Per me si, ma aiutato dal fisico. Sono due cose legate insieme, testa e fisico vanno di pari passo per quanto mi riguarda. La testa, la mia volontà, mi hanno aiutato a diventare un fantino del Palio di Siena con un obiettivo davanti agli occhi sempre e comunque”.
Hai mai avuto momenti di cedimento?
“Certo. Ma è solo un momento, rimonto a cavallo e riparto”.
E’ un lavoro di sacrificio?
“Si perché sacrifichi tutto, anche gli affetti e la famiglia, perché devi dedicare tempo ed energie al tuo lavoro e devi avere accanto chi capisce. Mi sono privato di tante cose in venti anni di questo lavoro e ho privato anche chi mi è accanto di tempo e attenzioni, fa parte di questo lavoro che amo e che farò finché mi sentirò in grado di farlo”.



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