Partito Democratico di Siena, Anna Ferretti nuova capogruppo ma Mazzarelli non si dimette

Elezione a sorpresa nella sede del PD. Nessuna sfiducia per la precedente capogruppo, ora si attende il parere del regolamento. Ferretti: "Un cambiamento fisiologico, serve un'opposizione più incisiva"

Di Lorenzo Agnelli | 17 Giugno 2025 alle 11:01

Scossa interna al gruppo consiliare del Partito Democratico. Durante la riunione che si è svolta nella serata di lunedì 16 giugno nella sede cittadina del partito, quattro consiglieri comunali Dem (Ferretti, Masi, Micheli e Piccinni) hanno nominato Anna Ferretti nuova capogruppo. Un passaggio di consegne che, tuttavia, lascia aperti molti interrogativi.

La consigliera Giulia Mazzarelli, che finora ha ricoperto il ruolo, non è stata sfiduciata né si è formalmente dimessa. Una situazione anomala, che ha visto l’elezione di una nuova capogruppo in assenza di un voto ufficiale di revoca della precedente. Mazzarelli, infatti, non ha partecipato alla votazione. Ora spetterà alla segreteria del PD verificare se la procedura sia conforme al regolamento del consiglio comunale.

L’elezione di Ferretti, dunque, rischia di accentuare ulteriormente le divisioni interne al partito, già attraversato da tensioni negli anni e nei mesi scorsi, nonostante la nuova fase che si è aperta con l’elezione della neo segretaria dell’Unione Comunale PD Rossana Salluce.

Anna Ferretti ha commentato così la sua nomina:
“L’avvicendamento è dovuto a un percorso di normale cambiamento che a volte si rende necessario nella vita di un gruppo. È segno di vitalità e di volontà di perseguire con nuovo vigore l’obiettivo che tutti i consiglieri e le consigliere comunali PD hanno sempre avuto: lavorare a un’alternativa al governo della destra in città, destra che dopo sette anni sta ancora sperimentando soluzioni senza offrire prospettive concrete di sviluppo”.

Ferretti ha poi ringraziato pubblicamente la consigliera Mazzarelli per il lavoro svolto e ha sottolineato l’importanza di valorizzare le differenze interne come risorsa e non come ostacolo:
“Le differenze in un gruppo sono una ricchezza. Il PD è – e mi auguro resterà – un partito plurale, dove non c’è timore nel mostrare approcci diversi. Ciò che conta è l’unità di intenti che ci motiva”.

Infine, un attacco velato agli altri schieramenti politici:
“Se negli altri partiti non si discutono pubblicamente le divergenze è perché c’è un capo e il resto sono solo soldatini pronti a obbedire”.

Resta ora da chiarire se la nuova nomina possa essere considerata valida sotto il profilo formale. La segreteria comunale del PD e l’ufficio di presidenza del consiglio saranno chiamati a valutare la legittimità della procedura. Nel frattempo, il gruppo PD si prepara ad affrontare la seconda parte del mandato con un nuovo assetto e alla ricerca di una tanto bramata coesione.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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