Pd, Assemblea provinciale: i numeri potrebbero ribaltare la conclusione del congresso

Di Redazione | 2 Novembre 2017 alle 14:16

Pd, Assemblea provinciale: i numeri potrebbero ribaltare la conclusione del congresso

Bernazzi potrebbe avere la meglio dalla “conta” dei delegati

Ancora incerta la data dell’Assemblea provinciale mentre si fa più chiara la questione della “conta” per definire il segretario provinciale. A votare saranno i membri eletti, vale a dire i delegati votati nei vari circoli, ma a questi si aggiungeranno anche quelli generati dal riequilibrio. Per capirci di più bisogna leggere il regolamento dell’Unione regionale della Toscana del Partito democratico: “Terminati i congressi – si legge – il candidato a segretario non eletto viene attribuito come delegato alla lista presentata a suo sostegno che ha raccolto il maggior numero di voti. Il riequilibrio avviene assumendo come riferimento la lista che ha ottenuto lo scarto positivo più alto tra la percentuale di delegati eletti nei circoli e la percentuale di voti validi riportati. A tale lista non viene attribuito nessun ulteriore delegato”.  Vale a dire che alla lista di Andrea Valenti non verrà aggiunto nessun delegato, essendo quella che ha raggiunto un risultato più alto.  “Mentre il numero di delegati delle altre liste – si legge nel regolamento – viene proporzionato a quello della prima, individuando i delegati da recuperare per ciascuna lista con il metodo dei resti più alti percentuali nei singoli circoli. Il numero complessivo di delegati all’assemblea territoriale può essere perciò determinato solo al termine del riequilibrio, in modo da assicurare a ogni lista che abbia raggiunto almeno il cinque per cento dei voti validi un numero di delegati direttamente proporzionale ai voti ottenuti” . Un tecnicismo che non aiuta i non addetti ai lavori a capirci qualcosa in più ma, andando a definire quanto letto in numeri, il quadro è più chiaro:

Valenti rimane con 128 seggi, mentre la Senesi ai 18 seggi ne aggiungerà altri 16 (arrivando a 34) e Bernazzi arriverà a 114 (aggiungendone 10). Un calcolo che, prendendo la calcolatrice, deriva dal Metodo D’Hont.  Insomma la matematica parla chiaro e se la Senesi farà l’accordo con Bernazzi i numeri daranno ragione agli scaramelliani a meno che non venga prima definito un segretario di comune accordo. La partita è ancora in gioco.

Simona Sassetti



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