Processo Mps, la difesa: “Il processo a Mussari è il più schifoso degli ultimi 50 anni”

Di Redazione | 3 Novembre 2017 alle 11:44

Processo Mps, la difesa: “Il processo a Mussari è il più schifoso degli ultimi 50 anni”

Processo di appello Mps: parlano le difese di Mussari, Vigni e Baldassarri

L’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex capo area finanza della Banca Gianluca Baldassarri si sono presenti in aula al Palazzo di giustizia di Firenze, davanti alla terza sezione penale, per il processo sulla vicenda della ristrutturazione del derivato Alexandria che li vede imputati. “Chi ha nascosto cosa a chi? Non Mussari, per il quale si impone l’assoluzione piena». Afferma il professor Tullio Padovani ieri in corte d’appello in difesa di Mussari, condannato in primo grado a Siena a 3 anni e 6 mesi per ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia in concorso con l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri. L’accusa sostiene che il contratto con Banca Nomura, il ‘mandate agreement’, per ristrutturare Alexandria fosse stato celato agli ispettori della Banca d’Italia e in questo modo anche la perdita da circa 220 milioni di euro. Sia l’altro difensore di Mussari, l’avvocato Fabio Pisillo, che gli avvocati di Vigni, Franco Coppi ed Enrico De Martino, hanno sostenuto, peraltro, che il “mandate” non è mai uscito dalla banca e che non c’è stata nessuna opacità. Proprio ieri l’agenzia Bloomberg ha scritto che Bankitalia sapeva dal 2010 – due anni prima che venisse allertata la procura di Siena – che Mps stava nascondendo una perdita di centinaia di milioni verso Deutsche Bank, generata da un altro veicolo finanziario, il derivato Santorini.

Uscendo dall’aula, il professor Padovani afferma «E’ il processo più schifoso degli ultimi 50 anni, un processo che fa raccapriccio».



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