Rendiconto di gestione del Comune di Siena, Masi (PD) espone le criticità: "La confusione fa male a Siena"

Di Redazione | 26 Aprile 2022 alle 21:00

Rendiconto di gestione del Comune di Siena, Masi (PD) espone le criticità: "La confusione fa male a Siena"

Le criticità emerse sul consuntivo dimostrano come la confusione determinata dall’incertezza sugli assetti di questa Amministrazione stia facendo male alla Città. L’anno scorso non era arrivata la relazione dei sindaci al rendiconto 2020, che ci venne consegnata la mattina stessa del consiglio, il 30 giugno, fuori tempo massimo per l’approvazione, con rischio commissariamento”. Così scrive il capogruppo PD in consiglio comunale Alessandro Masi sul rendiconto di gestione e le apparenti criticità.

“Quest’anno, in commissione affari generali si era pronti a votare il parere per il consuntivo 2021, quando ad un certo punto si è compreso che mancherebbe la registrazione di alcuni debiti fuori bilancio, ed oggi ci è stato comunicato in commissione il rinvio del rendiconto, insieme al ritiro della ratifica di una variazione di Giunta al bilancio pluriennale, perché fuori ormai dai termini – prosegue Masi – Oltretutto, l’ordine del giorno era già di per se’ zeppo di deliberazioni, nonostante ci si sia sempre raccomandati di dedicare sedute specifiche alla discussione del bilancio preventivo e di quello consuntivo, perché sono gli atti più importanti dell’anno per il Comune e per la Città, invece che considerarli uno dei tanti affari del giorno. Altro che semplici inciampi burocratici. Il pressappochismo dilaga e i senesi ne pagano il prezzo“.

“La struttura amministrativa é lasciata in balia delle onde, dati i continui riassetti, e si rischia di arrivare a fine mandato nel totale immobilismo. Come si può fare le cose se, come si legge sulla stampa, il dirigente ai servizi finanziari non può essere presente e il segretario generale ha salutato il Comune. E la città? E i servizi? Ecco perché, lo ripeto ancora una volta, non riesco a capire come la maggioranza e come tutti noi consiglieri comunali non si senta il bisogno e la necessità storica e morale di una discussione che argini questa deriva basata sull‘improvvisazione, che rischia di compromettere non solo la programmazione del futuro della nostra Città, ma anche la sua ordinaria gestione. Per tutto questo, a inizio seduta vorrei chiedere di nuovo una discussione sul rimpasto di giunta e sulle ultime scelte organizzative.”



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