Ristoratori manifestano bloccando l'A1. Del Monaco (Tni provincia di Siena): "Riaprire a queste condizioni vuol dire fallire"

Bloccata per protesta l’autostrada A1 all’altezza di Incisa-Firenze. Tra i partecipanti anche molti ristoratori senesi

Di Redazione | 19 Aprile 2021 alle 20:20

Ristoratori manifestano bloccando l'A1. Del Monaco (Tni provincia di Siena): "Riaprire a queste condizioni vuol dire fallire"

I ristoratori di Tni Italia oggi sono tornati a manifestare. Questa mattina hanno bloccato l’autostrada A1 all’altezza di Incisa-Firenze, ed in mattinata è stata disposta la chiusura di alcuni tratti di strada. Tra i partecipanti anche molti ristoratori senesi, come la direttrice di Tni della provincia di Siena, Tiziana Del Monaco.

Nonostante questo i momenti di tensione non sono mancati. Infatti un’automobilista spazientito dalla situazione ha proseguito la sua corsa investendo due ragazzi presenti alla manifestazione. Entrambi hanno riportato delle lievi contusioni, ma nessuno si è ferito gravemente. La protesta dei ristorati è montata dopo il recente annuncio del nuovo piano di riaperture. La ristorazione all’aperto è soggetta a delle possibili variabili non calcolabili, e resta quindi difficile per gli imprenditori programmare l’attività.

Nel comune di Siena la concessione gratuita del suolo pubblico ai ristoratori è valida fino al 30 giugno, e in questi giorni potrebbe arrivare una proroga fino al 31 dicembre. Alcuni ristoratori hanno già fatto richiesta per ampliare lo spazio esterno a loro disposizione, richieste che in questo momento si trovano al vaglio dell’Amministrazione comunale

“Solidarietà verso i colleghi senza spazi esterni – afferma a Siena Tv Tiziana Del Monaco – poi economicamente diciamo che non c’è un senso a una riapertura che dipende così dal meteo. E se piove? Se ho 20 persone a tavola e piove, che faccio se non possono entrare? E il dipendente in cassa integrazione che ho richiamato, chi lo paga?. Queste condizioni permettono di lavorare a un 30% delle nostre potenzialità, e ciò, sommato agli indennizzi ridicoli che ci hanno dato, vuole dire fallire”.



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