Sanità, Pozzi (FIMMG Siena): "Nessuno spostamento di medici da Torrita a Sinalunga"

Le precisazioni della Federazione Italiana Medici di Famiglia: “Il servizio è aggiuntivo, non sostitutivo: fake news danneggiano cittadini”

Di Redazione | 18 Maggio 2023 alle 15:00

Sanità, Pozzi (FIMMG Siena): "Nessuno spostamento di medici da Torrita a Sinalunga"

La Federazione Italiana Medici di Famiglia (FIMMG) di Siena vuole fare delle precisazioni in in relazione alle voci di un imminente spostamento di medici di famiglia da Torrita a Sinalunga.

In primo luogo non c’è nessuno spostamento, perché le attività della Casa della Salute di Sinalunga sono un servizio aggiuntivo di zona e non sostitutivo – dice il Segretario Provinciale FIMMG Siena Maurizio Pozzi -. Da Torrita non verrà quindi “spostato” nessuno: le attività dei medici di famiglia continueranno come sempre, ma a queste se ne aggiungeranno alcune presso la Casa della Salute di Sinalunga, dove si offriranno servizi tipici di questo tipo di strutture (come il punto prelievi e l’assistente sociale) rendendola così la prima Casa di comunità in tutta la Toscana che ha tutti i requisiti necessari per essere definita tale a norma della missione 6 del PNRR.

Inoltre, prima che questa decisione venisse presa i medici e l’Azienda sanitaria locale hanno fatto una riunione con i sindaci coinvolti per chiedere loro quali servizi sarebbero dovuti rimanere nelle aree e nelle frazioni periferiche, oltre a quelli che i medici stessi giudicavano dovessero restare – come ad esempio la medicina di gruppo strutturata. Nessuna frazione verrà quindi lasciata indietro: tutti i luoghi e gli orari di servizio dei medici sono concordati e i medici stessi se ne sono fatti carico per primi, allo scopo di tutelare al massimo il diritto alla salute dei loro pazienti.

In conclusione vorremmo sottolineare che notizie allarmistiche e prive di fondamento come queste, se amplificate oltre misura, possono creare disagi reali a tutti i soggetti coinvolti. Gli ambulatori dei medici di medicina generale coinvolti sono infatti stati letteralmente presi d’assalto da decine di telefonate di cittadini che chiedevano spiegazioni, spesso paralizzando la normale attività clinica e creando disagi ai pazienti”.



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