Santa Maria della Scala, boom di incassi: e il Comune ha un tesoretto

Di Redazione | 10 Gennaio 2019 alle 12:51

Santa Maria della Scala, boom di incassi: e il Comune ha un tesoretto

Dal novembre 2017 all’ottobre 2018 introiti in aumento di quasi 600mila euro: al Comune ne vanno 80mila. +41% di bigliettazione, +444% di prenotazioni

Incassi in considerevole aumento per il polo museale del Santa Maria della Scala: tra il novembre 2017 e l’ottobre 2018 tutte le voci statistiche hanno subito una decisa impennata del segno + in percentuale, rispetto allo stesso periodo che va dall’ottobre 2016 al novembre 2017. Complessivamente, tra bigliettazione, bar, bookshop, tour operator, ostello, prenotazioni e altri servizi, il complesso museale ha incassato 1 milione e 730mila euro, contro il milione e 161mila euro incamerato nell’anno precedente. Un balzo poderoso che conferma il Santa Maria come eccellenza assoluta della città, e l’arte e la cultura, contrariamente a quanto spesso si pensa, come settori che possono produrre ricchezza e posti di lavoro. Senza dubbio ad incidere è anche il successo della mostra di Ambrogio Lorenzetti.

Degli incassi totali, al Comune vanno quasi 79mila euro, visto che nel 2016 veniva stabilito di affidare alla società Opera Laboratori Fiorentini Spa di Firenze, per un periodo di 5 anni,  i servizi per il pubblico, finalizzati alla migliore valorizzazione del complesso museale Santa Maria della Scala. All’Amministrazione comunale viene ceduto il 18% sulla fatturazione della bigliettazione, che nello specifico, durante il periodo preso in esame, è aumentata del 41% (823mila euro contro i 582mila euro del 2016-2017); altro balzo lo compie il bookshop (+62%, 437mila e 679 euro contro i 268mila euro dell’anno prima) mentre le prenotazioni salgono addirittura del 444%.

Claudio Coli

 

 



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