Scarsa adesione servizio bus scolastici per il Covid? I genitori: "Non siamo riusciti a iscriverci, nessun avviso"

Poche le adesioni al servizio di trasporto scolastico per le scuole comunali senesi, paura del Covid ma sopratutto come spiegano alcuni genitori a Siena Tv, per un difetto di comunicazione che ha impedito loro di potersi iscrivere in tempo. "Non sappiamo come fare, ci vengano incontro".

Di Redazione | 27 Agosto 2020 alle 21:01

Scarsa adesione servizio bus scolastici per il Covid? I genitori: "Non siamo riusciti a iscriverci, nessun avviso"

Sono state poche le adesioni al servizio di trasporto scolastico per le scuole comunali senesi, lo stesso assessore all’istruzione Paolo Benini ai nostri microfoni aveva evidenziato questa riduzione di domanda affermando che con così poche adesioni avrebbero mantenuto il servizio senza variazioni nè di mezzi nè di orari. Insomma tutto risolto nel migliore dei modi se non fosse che un gruppo di genitori ha deciso di riunirsi non essendo riuscito ad iscriversi al servizio, o meglio attendeva una mail o una comunicazione ufficiale che però non è mai arrivata.

“Sono preoccupato del fatto che negli scuolabus possano entrare solo quelli che hanno fatto richiesta – ha spiegato un genitore ai microfoni di Siena Tv, in rappresentanza di un folto gruppo di babbi e mamme – Siamo rimasti fuori non avendo fatto la domanda nei termini giusti, sono cambiate le modalità di richiesta, non siamo stati avvisati della scadenza. Rispetto agli anni passati in cui le scuole tramite Tiemme mandavano un modulo cartaceo per prenotare lo scuolabus, essendo quest’anno chiuse le scuole il modulo cartaceo non è arrivato. Non abbiamo visto l’avviso, è stato messo sulla piattaforma “nuvola” della scuola, che finite le lezioni nessuno ha più controllato” sottolinea amaremente.

“Bassa affluenza di iscrizioni causa Covid? Sono perplesso, una percentuale è sicuramente legata al timore del virus, ma la gran parte a una cattiva informazione scuola-famiglie, noi abbiamo la nostre responsabilità, ma chiediamo in un momento così difficile di venirci incontro. Come faremo ora? Siamo preoccupati, la vita di una famiglia è scandita da tempi molti stretti. Faccio l’appello ai genitori che sono nella nostra stessa condizione, così uniamo le forze, abbiamo scritto sia alla scuola che all’assessore Benini. Ci hanno detto che forse si sarebbero potute riaprire delle possibilità, le speranze però sono poche, ho letto che si sono grossi problemi organizzativi. Non vorrei che che nuovamente a rimetterci fossero le famiglie e i figli”.



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