Sena Civitas: "Concorsi banditi dal Comune di Siena, le nostre perplessità"

"Alcune scelte nella gestione dei bandi di concorso suscitano perplessità, pur sottolineando che, ovviamente, ogni scelta è rispettosa delle norme"

Di Redazione | 17 Novembre 2020 alle 12:10

Sena Civitas: "Concorsi banditi dal Comune di Siena, le nostre perplessità"

Sena Civitas prende posizione sui concorsi banditi dal Comune di Siena, esprimendo alcune perplessità. La nota:

“Uno dei settori su cui l’Amministrazione del “cambiamento” è stata più attiva, nella prima parte del mandato, è stata l’assunzione del personale. In un primo momento il Sindaco ha conferito incarichi a contratto, di natura fiduciaria, per coprire posti vacanti di dirigenti e scelto le così dette alte specializzazioni, incarichi che scadranno a fine mandato, mentre nell’ultimo periodo sono stati o saranno banditi una serie di concorsi a tempo indeterminato per personale di varie qualifiche, come ampliamente pubblicizzato dall’assessore al personale. Tutto bene, se non che alcune scelte nella gestione dei bandi di concorso suscitano perplessità, pur sottolineando che, ovviamente, ogni scelta è rispettosa delle norme. Non si riesce, ad esempio, a capire per quale motivo nel concorso per n. 2 posti di “istruttore culturale” a tempo indeterminato non si sia in alcun modo contemplata la laurea in lettere o equiparata (titolo che appare altamente attinente al profilo da ricoprire), nè come titolo di accesso al concorso, nè come elemento premiante nella formazione della graduatoria. Per accedere a detto concorso, infatti, il bando prevedeva unicamente il diploma di scuola superiore (qualunque) e due anni di esperienza nell’ambito della promozione e programmazione culturale e nessun punteggio aggiuntivo era previsto per i candidati laureati in lettere. La laurea in lettere o equiparata è stata parimenti ignorata al momento della nomina della commissione costituita dal Segretario comunale e da due funzionari del Comune che, dal curriculum vitae pubblicato nel sito dell’amministrazione, risultano avere tutt’altra formazione universitaria. Strana scelta per selezionare operatori culturali, peraltro non di base (istruttori)”.

“Perplessità – prosegue l’intervento – lascia anche il pubblicizzatissimo, quale esempio della grande efficienza dell’Amministrazione, concorso per n. 14 posti di per videoterminalista, per il quale, a domande pervenute (e quindi con piena contezza dei nominativi dei candidati), è stato deciso (con un semplice atto dirigenziale e senza emendare e ripubblicare il bando riaprendo anche i termini per la presentazione delle candidature), di ampliare il numero dei candidati da far concorrere da 80 (come previsto dal bando), a 250. Tra l’altro si è ampliata la platea dei concorrenti per subito restringerla con una prima prova di esame particolarmente ardua (a detta di molti) considerato il livello e il profilo che verrà ricoperto. Perplessità desta l’emanando concorso per dirigente della Direzione Turismo, Commercio e Comunicazione che dalla determina di indizione del concorso (non ancora pubblicato)  risulta riservato solo ed esclusivamente a chi ha studi ed esperienza nel campo della comunicazione, con una grande restrizione della platea dei concorrenti (all’interno dell’organico comunale, solo ad esempio, detti requisiti sono posseduti dall’attuale dirigente a contratto del turismo e pochi altri). Perplessità sulla scelta se si considera che la Direzione messa a concorso non ha nella sua articolazione interna alcun ufficio comunicazione ma si compone degli uffici turismo e statistica, commercio, grandi eventi e progetti comunali. Quindi si seleziona un dirigente con requisiti attinenti alla sola comunicazione che dovrà, una volta assunto, occuparsi principalmente di altro. E inoltre l’intrinseca connessione tra Sindaco ed il personale che si occupa della comunicazione forse sconsiglierebbe di ricoprire tale ruolo con personale a tempo indeterminato”.



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