Totogiunta: Bezzini in pole come assessore. E Giani ricuce con Italia viva

Il neo governatore in visita a Siena con i due consiglieri eletti: per l'ex presidente della Provincia si parla dell'assessorato all'agricoltura, ma è aperta la strada anche alle Infrastrutture o, voce delle ultime ore, alla sanità

Di Redazione | 3 Ottobre 2020 alle 9:26

Totogiunta: Bezzini in pole come assessore. E Giani ricuce con Italia viva

Eugenio Giani continua a fare melina e a celarsi dietro la mancata proclamazione. La data però è ormai prossima, tra mercoledì e giovedì sarà ufficiale la sua elezione a nuovo presidente regionale, e così il dibattito sulla composizione della giunta toscana si intensifica giorno dopo giorno. Tra i candidati, con legittime aspirazioni, c’è Simone Bezzini, che dopo i cinque anni passati in Consiglio regionale, viene dato in lizza per un assessorato. Il territorio senese avrebbe chiesto la delega all’Agricoltura, ma per l’ex presidente della Provincia è aperta la strada anche alle Infrastrutture o, voce delle ultime ore, alla sanità.

La certezza è che Bezzini gode della piena stima di Giani, come ribadito dallo stesso ex presidente del Consiglio regionale, ieri pomeriggio in visita a Siena: “Vorrei fare un plauso a Siena, che è stata la terza provincia per risultati. Al Pd e anche ai candidati, come Simone Bezzini, con il quale adesso possiamo guardare avanti con serenità e orgoglio per il risultato raggiunto”. Il neo-governatore ha evitato di entrare nella questione giunta, “sarebbe scorretto verso le istituzioni se io parlassi di nomi di giunta”, ma a specifica richiesta sul prossimo ruolo di Bezzini, ha precisato: “Ho grande stima e c’è un ottimo feeling nel rapporto professionale”.

Per avere uno degli assessorati, l’ex presidente provinciale dovrà presumibilmente giocare una partita interna alla Toscana sud. Dato per sicuro Leonardo Marras, mister record preferenze, la sfida che potrebbe profilarsi sarebbe con l’ex assessore Vincenzo Ceccarelli. Un ruolo chiave lo avrà il ballottaggio in programma il 4 e il 5 ottobre ad Arezzo. Se Luciano Ralli, sostenuto dal centro-sinistra vincesse, per Bezzini la strada sarebbe in salita. Se a imporsi invece fosse il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, allora le sue quotazioni sarebbero in ascesa.

Oltre all’ex presidente della Provincia di Grosseto, le altre certezze per la giunta sarebbero Alessandra Nardini, area pisana e sostenuta dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, Monia Monni, rappresentante della piana fiorentina, e Serena Spinelli, anche lei esponente della piana e in quota Sinistra civica ecologista.

In questo quadro a tinte quasi esclusivamente democratiche, resta da comprendere il futuro di Italia viva. Il percorso verso un possibile assessorato appare quanto mai tortuoso, ma al momento le frizioni con il partito renziano sembrano essersi ricomposte. A confermarlo è stato lo stesso Giani: “Riconosco a Italia viva e a Matteo Renzi un ottimo risultato. Doveva essere il sesto collegio ed è diventato il secondo. Questa forza politica è stata un componente fondamentale che ha portato alla mia vittoria. Insieme costruiremo il futuro della Toscana democratica e progressista”.



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