Università di Siena, lezioni virtuali: la prof.ssa Marchettini racconta l'esperienza

La classe è vuota ma gli studenti sono dall'altra parte del pc ad ascoltare la docente e prendere appunti: il racconto della docente Nadia Marchettini, del dipartimento di Scienze della Terra

Di Redazione | 10 Marzo 2020 alle 21:41

Università di Siena, lezioni virtuali: la prof.ssa Marchettini racconta l'esperienza

La classe è vuota ma i ragazzi sono dall’altra parte del pc ad ascoltare la docente e prendere appunti: il racconto di Nadia Marchettini, direttore del dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente.

Covid-19 cambia tutto anche all’università. Quella di Siena è la prima a mettersi in moto per trovare soluzioni alternative alla chiusura, per non far perdere agli studenti un intero semestre. Grazie agli strumenti e piattaforme on line, messe a disposizione dei docenti, il dipertimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente, è il primo a sperimentare le lezioni a distanza. Con le nostre telecamere siamo stati a seguire una lezione, un po’ strana perchè la docente parlava ad un’aula vuota collegata via “google meet” con gli studenti di tante diverse città, costretti a casa.

“Appena è uscito il decreto, l’università si è subito mossa per darci il supporto tecnico per proseguire la didattica – ha spiegato Nadia Marchettini direttore del dipertimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’ateneo senese – un grosso impegno da parte di tutto l’ateneo che ci ha messo a disposizione i mezzi per proseguire almeno con le lezioni. Ne abbiamo subito approfittato e fatto due lezioni sperimentali la scorsa settimana e ora proseguiamo così fino a che non cambieranno le disposizioni ministeriali. Sono stata davvero contenta che gli studenti abbiamo apprezzato le lezioni a distanza. Certo non avere gli occhi dei ragazzi che ti guardano mentre parli, è strano, ma loro sono nativi digitali e hanno subito accolto con entusiasmo questa novità”.

La sospensione delle attività delle Università causa emergenza coronavirus ha costretto gli atenei a cercare via alternative per portare avanti la didattica, fornendo ai propri iscritti tutti gli strumenti per proseguire il percorso formativo attraverso procedure a distanza, con lezioni virtuale e telematiche.



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